Straordinario !
Come appassionato di musica ho sempre guardato le varie raccolte musicali dei singoli cantanti dall’alto verso il basso, poiché ho sempre sostenuto che la qualità delle canzoni offerte fosse un qualcosa di poco innovativo, un qualcosa di ripetitivo in altre parole. Quando ho visto infatti superficialmente la copertina pensavo che questo suo lavoro fosse l’ultimo, il suo traguardo finale, un lavoro pensato e realizzato al solo scopo commerciale, visto che era da un po’ di tempo che non usciva un suo lavoro musicale. Di fatto, per un lungo periodo, Clapton era sparito dalla grande scena dei concerti e questo aspetto certamente non ha fatto altro che preoccupare un fan come me. Diversamente l’album oggi recensito mi ha dimostrato il contrario ed è per questo motivo che l’album in questione è stato acquistato con grande convinzione. Oltre alla qualità musicale, ho beneficiato di molte canzoni che non avevo mai sentito nei mie album di questo straordinario cantante /musicista , uno dei miei preferiti chitarristi presenti nel nostro secolo a mio modo di vedere le cose e a conti fatti questa mia impressione è stata condivisa da molte persone che si intendono di musica sin dalla giovane età. Posso senza alcun ombra di dubbio sostenere che anche questa volta Clapton mi ha dimostrato di possedere una smisurata dote artistica e di non essere uscito dalla sua propensione verso il blues, un aspetto quest’ultimo che lo ha sempre contraddistinto. L’album si divide in due parti : la prima composta da 19 brani , brani in gran parte conosciuti e la seconda parte da 17 brani, poco conosciuti da dall’impatto emotivo gratificante. E’ facile fare i complimenti a questo musicista già dalla prima canzone intitolata "I Feel Free", un pezzo dove la voce del grande Bruce si fa sentire in tutto il suo splendore , indipendentemente dall’invadenza sonora della batteria di Baker. Il resto viene completato alla perfezione dalla strepitosa chitarra di Clapton. Un brano che è subito salito nelle prime classifiche americane sin dalla sua prima pubblicazione e non stento a credere del suo grande successo. Parte come un treno anche il secondo brano intitolato “Sunshine of Your Love", un pezzo dei gruppo Cream, appositamente rivisitato da Clapton in modo esemplare, tanto è vero che questo singolo è stato ripreso in numerose videogiochi e in alcune colonne sonore dei film (se la memoria non mi inganna nella pellicola intitolata “School of Rock”) ed in tanti spettacoli televisivi. Anche nei successivi 17 brani la qualità musicale non cambia. I ritmi appaiono ben sostenuti e la chitarra del grande protagonista non cessa di passare in secondo piano. Per la seconda parte mi limito a richiamare “It’s in the Way That You Use It” , una perla musicale capace di entrare nel mondo del blues in modo chiaro e convincente, grazie anche alla prestazione del chitarrista Robbie Robertson, sempre pronto a seguire gli imput di Clapton in ogni istante. Uno spettacolo anche per i non collezionisti. Su questa base sono apparsi i rimanenti brani che ripercorrono tanta impetuosa originalità e tanti riff di chitarra impressionanti. Riascoltare insomma questa raccolta, anche a distanza di anni dalla sua pubblicazione, ha significato per me fare un bel tuffo nel passato, poiché mi ha dato modo di assaporare tanta vera musica blues che solo questo grande musicista, insieme ai suoi colleghi, poteva regalarmi. Un aggettivo solo per definire il suo lavoro: straordinario !
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