Il nostalgico Pratolini
Vantaggi
Per gli amanti della storia e dei romanzi di sentimento sono una lettura perfetta
Ad essere sincera, ho letto "Cronache di poveri amanti" parecchi anni fa. Però ricordo molto bene che ne ricevetti una fortissima impressione. A parte la trama, che qui è difficile sviluppare, essendo le "Cronache" una serie di racconti staccati che tocca al lettore scoprire, ciò che mi colpì di Pratolini furono essenzialmente due cose: la limpidezza dello stile e quel vago senso di nostalgia e di malinconia che pervade tutti i racconti. L'impressione che ne ricevetti fu quella di trovarmi di fronte ad uno scrittore di grande intelligenza e umanità, fortemente legato alla sua Firenze, sempre descritta con forti tinte nostalgico-sentimentali. Firenze è dunque una vera e propria "protagonista" delle "Cronache", accanto a personaggi di forte carattere, come l'indimenticabile "Maciste", verso cui Pratolini dimostra di nutrire profondo rispetto ed ammirazione. Le "cronache" sono ambientate storicamente in epoca fascista, ma, ripeto, ciò che colpisce sono in modo particolare le descrizioni di personaggi ed ambienti popolari, filtrati attraverso la profonda sensibilità di Pratolini, uno scrittore che metterei sotto il segno della "nostalgia". Per chi ama la descrizione di sentimenti profondi, che si muovono tra nostalgia e malinconia, il Pratolini delle "Cronache" è un autore da leggere con soddisfazione.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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