Opinione su Cuore - Edmondo De Amicis: "Cuore": un "cuore artificiale" che non funzionò
"Cuore": un "cuore artificiale" che non funzionò
31/10/2016
Vantaggi
Diciamo che, in generale, le cose ben fatte hanno pur sempre un "valore".
Svantaggi
Nessuno: lo si può leggere a cuor leggere come la favola di Biancaneve e i sette nani.
Ho letto attentamente le recensioni su questo libro; ed in tutte ci si rammaricava che i "valori" trasmessi dal famoso "libro di lettura" di De Amicis non siano oggi più praticati. Con somma sorpresa di molti, posso dire che neppure nell'Italia deamicisiana quei valori erano praticati: o meglio, erano praticati da "alcuni", ma disattesi dalla maggior parte degli altri, perché erano troppo lontani dalla realtà dell'Italia del tempo.
Si fa notare che chi inculca quei valori nel figlio è un ingegnere: vale a dire che il piccolo protagonista di "Cuore" appartiene alla borghesia medio-alta, che conosce profondamente il "valore" dell'impegno e della scuola. Attraverso la scuola, i borghesi dell'epoca costruivano il futuro dei figli: impegno e abnegazione erano quindi "valori" molto apprezzati in ambito borghese. Un altro "valore" era il risparmio e la frugalità, il rifiuto della ricchezza ostentata; il "valore" era costituito dal lavoro, specie se era "lavoro intellettuale".
Allora, se l'Italia deamicisiana era un'Italia "appena fatta", povera e miserabile nella maggioranza sei suoi abitanti, quale "valore" poteva assumere la scuola? Quasi nessuno; anzi, per moltissimi era una "seccatura" perché "anche" i ragazzini dovevano andare a lavorare nei campi per sostenere le famiglie, quasi sempre numerose. E quale "valore" poteva avere l'idea di "risparmio" e di "frugalità" per gente che difficilmente riusciva a mettere insieme il pranzo con la cena?
Lasciando perdere altre considerazioni che richiederebbero molto tempo e spazio, concludo dicendo che, nonostante "Cuore" ( che è in bel libro, perfettamente "costruito") fosse letto in tutte le classi elementare, il risultato fu "parziale", nel senso che "funzionava" perfettamente con i ragazzini di estrazione borghese, mentre era sostanzialmente "indifferente" per tutti gli altri, che conoscevano a menadito le difficoltà economiche familiari, e anche la fame.
"Cuore" dunque non funzionò allora, a livello di massa, e non funziona neanche oggi, perché la situazione dell'Italia è lontana anni luce dall'Italietta di De Amicis. Oggi infatti la scuola non funziona più per darti un "futuro certo" neppure per i borghesi; ed è ormai da moltissimi anni che essa viene letteralmente "snobbata" da generazioni di studenti. Quanto a frugalità e risparmio come "valori", credo sia difficile reperirli in una società consumistica come la nostra, dove cioè le "tentazioni" sono numerosissime.
Ad essere proprio "cattivi", verrebbe da dire che "Cuore" fu pensato in un'Italia povera per dei "poveri", che in qualche modo "sopportavano" la loro miseria trasformandola in un "valore" .
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
- sviluppo
- adatto a tutti
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