Opinioni Don Camillo

Don Camillo è un film italo-francese del 1952 liberamente ispirato ai personaggi creati da Giovannino Guareschi in una serie di racconti, protagonisti ovviamente sono Don Camillo e l'acerrimo nemico Peppone. Ambientato nel piccolo paese di Brescello nella bassa emiliana inizia nel giugno del 1946 ovviamente subito si fa la conoscenza con questo prete che ha un carattere particolare molto impulsivo e esuberante. Il giorno delle elezioni Don Camillo rimane molto irritato e deluso, dell'elezione di Giuseppe Bottazzi, detto Peppone, capo della sezione locale del PCI, nonché vecchio amico di don Camillo, anche se i litigi tra i due siano all'ordine del giorno. Il sacerdote in fatti è un acceso contendente che si immischia sempre di faccende politiche spalleggiando i proprietari terrieri del paese per evitare gli espropri. Peppone dal canto suo invece difende la causa di contadini e operai, nonostante tutto spesso i due riescono alla fine ad andare d'accordo seppur facendo fuoco e fiamme. Un classico che merita di essere visto soprattutto per attori del calibro di Fernandel e Gino Cervi
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In casa con i miei genitori guardavamo spesso Don Camillo, una divertente commedia in serie che ha per protagonisti due amici di vecchia data, Don Camillo, appunto, e Peppone. Don Camillo è il parroco del paesello di campagna dove si svolgono le vicende, in quanto Peppone ne è il sindaco. Ma c'è un piccolo inconveniente: Peppone è comunista arciconvinto di ramo leninista russo, dunque la commedia vuole essere una sorta di skatch ilare riguardante la contrapposizione tra cattolicesimo e comunismo tipica degli anni cinquanta, cioè agli sviluppi dell'allora bipolarismo politico che contemplava solamente partito democratico e l'opposizione del partito comunista. Ma nonostante le mille baruffe, in fondo Peppone e don Camillo si vogliono davvero bene e lo dimostrano. Una di quelle commedie di una volta al riparo dalle licenziosità dell'attuale televisione e cinema, che si guardano serenamente in ricordo dei tempi andati. L'accento nostalgico è anche dato dal fatto che la serie Don Camillo con Fernandel si vede in bianco e nero come certi film di Totò . Sia io che i miei genitori apprezzavamo.
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Il film "Don Camillo" è una vecchia pellicola dell'inizio degli anni Cinquanta. Il film aveva avuto un grande successo, grazie soprattutto alla simpatia degli interpreti ed era stato seguito da altri, sempre con gli stessi protagonisti. La serie era terminata a causa della morte di Fernandel, l'attore che impersonava Don Camillo. La storia è ambientata nel paesino di Brescello e nei dintorni ed è caratterizzata dai continui scontri tra il parroco Don Camillo, che pur essendo uomo di chiesa è molto combattivo e il sindaco comunista Giuseppe, detto Peppone perché di corporatura massiccia. I due hanno ovviamente idee molto diverse e hanno i loro seguaci, che come in questo film, si confrontano sulle tante piccole problematiche della vita di paese. I loro scontri sono spassosi, ma in fondo ci fanno capire che al di là delle idee politiche conta il valore delle persone. Si possono avere ideologie molto differenti, ma se c'è rispetto e buon senso tutto si aggiusta. Fernandel e Gino Cervi sono perfetti in questi ruoli e ci strappano una risata anche oggi, nonostante il film abbia davvero molti anni.
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Il personaggio di Don Camillo è stato inventato da Giovanni Guareschi e una serie di film lo ha reso celebre. Questo film è il primo. Il successo della serie e la bellezza di questo film è il personaggio Don Camillo. Non è il classico prete, è ben piazzato, è forte fisicamente e gli piace fare a pug...
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Mi sembra cosí strano che nessuno ha ancora recensito questo film, anche i giovani dovrebbero guardarlo, sono sicuro Don Camillo piacerebbe a tutti. Don Camillo é il prete di Bresciello in Emilia Romagna, alla fine della seconda guerra mondiale diventa sindaco Peppone suo vecchio amico e grande comunista. I due non si sopportan e si fanno scherzi e ripicche a vicenda. Il bello di Don Camillo é che un prete forzuto, grosso, furbo e manesco. Peró ha un cuore buono e parla con il Gesú sul crocefisso in chiesa che gli risponde e lo sgrida quando fa qualche scorrettezza. La trama é ricca, Peppone ha un foglio che vuole chiamare Libero Antonio Lenin e la moglie lo vuol fare battezzare ma Don Camillo con quel nome non ci pensa proprio. Poi c'é la storia dei due giovani di due famiglie che si odiano operai e padroni che invece vorrebbero sposarsi. Poi c'é la storia che Peppone vuole costruire la casa del popolo e Don Camillo la casa giardino e Peppone ha dei soldi dall'origine oscura. Poi la storia dei padrono che non vogliono pagare la supertassa e gli operai che scioperano facendo quasi morire le mucche. Insomma tante cose che peró sono semplici da seguire. Ed é pieno di scene veramente comiche. Come al solito metto tre pallini solo perché il mio cellulare non ne fa mettere di piú.
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E' ispirato al Don Camillo di Gino Cervi degli anni 50. Un film con il solo Terence Hill che ne è anche regista, senza però la presenza di Bud Spencer. Qui il protagonista è un prete a tutti gli effetti, ruolo che poi riprenderà nella nota fiction Don Matteo. L'ho visto diverse volte e l'ho trovato ...
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