Campanile e Duomo di Messina
Il Duomo di Messina e il suo campanile non sono scampati ai vari terremoti della città, compreso quello del 1908. In epoca normanna aveva funzioni puramente decorative e dedicate alla liturgia. Bastava allontanarsi per una decina di metri e si aveva una visone panoramica sull'intero stretto di Messina e sulla Calabria e su una vasta porzione del mar Jonio. La storia è costellata di tanti episodi di distruzione e rinascita, nel 1559 il campanile fu colpito da un fulmine e si incendiò. Venne iniziata la riedificazione da Martino di Firenze e successivamente da Andrea Calamech. Nel basamento del campanile erano custoditi preziosi documenti in pergamena che raccontavano le memorie storiche della città, questi documenti furono portati dagli spagnoli alla fine della rivolta contro di loro, in Spagna assieme ad altre opere d’arte. Altra distruzione portò il terremoto del 1693 che interessò tutta la Val di Noto e l’intera Sicilia orientale, per essere poi distrutto completamente nel 1783. Quello che oggi vediamo è stato ricostruito dopo il 1908 e progettato sui disegni di quello antecedente. Il campanile è alto circa sessanta metri ed è a forma di torre e contiene un orologio animato che è considerato il più grande e complesso orologio meccanico e astrologico. Il Duomo è dedicato a Maria, sorge nel pieno centro storico di Messina. Nel periodo bizantino ebbe rinomanza ma successivamente due secoli di dominazione araba lo devastarono, fu trasformato in moschea. Altre vicende storiche si susseguono. Durante il periodo normanno il conte Ruggero conquista la città e ridà la chiesa al culto cristiano. In questo periodo di ripresa in tutta la Sicilia si edificano splendide cattedrali normanne. All’ interno del Duomo ci sono ventitré altari il più importante dedicato alla Vergine Maria la Madonna della Lettera. E’ una cappella in rame e incastonata di pietre preziose. Il coro ha due ordini, quello superiore per i dignitari, l’inferiore per i ministri e gli officiali di minore gerarchia. Si trovano anche tre sepolcri, uno è dell’imperatore Corrado IV di Svezia che fu re di Sicilia. Il terzo sepolcro è di Alfonso II re di Napoli. Al di fuori si trova l'altare di San Sebastiano martire e che, per sua intercessione, libera Messina dalla peste e poi tanti altri santi sono sepolti nel Duomo. Ancora oggi se mi capita vado a vedere il Duomo e aspetto le dodici per assistere alla movimentazione delle figure del campanile, il primo a muoversi è il Leone che lancia il suo ruggito, le due donne eroine di Messina Dina e Clarenza che suonando le campane davano l’allarme in città e poi tutte le altre figure, la Madonna della Lettera, la costruzione della chiesa di Montalto, nella parte più bassa sono rappresentati i giorni della settimana, figure allegoriche greche e giornalmente si danno il cambio, Apollo per la domenica, Diana per il lunedì e così via. Tutti gli Dei guidano un carro che è trainato da un animale allegorico, per esempio Diana dea della caccia avrà un cervo che tira, così come per Venere sarà una colomba. E’ anche un calendario perpetuo, i giorni della settimana sono indicati da un angelo, e poi c’è anche lo zodiaco che riproduce il sistema solare e il movimento dei pianeti. Alla fine sono rappresentate le quattro fasi della vita, figure delle rispettive età che passano davanti, ogni quarto d’ora ad uno scheletro che muove la sua falce sincronizzata con la campana delle ore. e poi ci sono altre scene.
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