Merita la visita
E' senza ombra di dubbio il simbolo di Orvieto. Il solo duomo varrebbe la visita di questa città d'arte umbra in provincia di Terni, considerando che si vede anche dai dintorni della rupe. Un tipico gioiello di architettura gotica che se la può tranquillamente giocare con il duomo di Siena e altre cattedrali simili che si possono trovare in Toscana. Lo abbiamo visitato come prima attrazione della città, prima di recarci alle residenze papali e successivamente presso la Torre del Moro. Per poter visitare tale luogo di culto, abbiamo fatto il cosiddetto biglietto cumulativo da 5 euro, in quanto conveniva per poter ottimizzare le visite e senza spendere troppo.
Parlando ora della storia del Duomo, va rilevato innanzitutto che la costruzione di questa chiesa venne avviata nel 1290 per disposizione dell'allora papa Niccolò IV per poter dare una collocazione adeguata ad un evento davvero singolare, ossia il miracolo di Bolsena, che è sicuramente collegato al lago omonimo che non è troppo distante da Orvieto. Inizialmente venne progettato in stile romanico, presumibilmente da Arnolfo di Cambio e la supervisione dei lavori venne affidata a Fra Bevignate da Perugia, in seguito i lavori vennero diretti da Giovanni di Uguccione che decise di introdurre i primi elementi gotici.
In seguito ci fu il senese Lorenzo Maitani a dirigere la realizzazione del duomo che a poco a poco prendeva quella che è la forma attuale. Nel 1330, anno della scomparsa di Maitani, i lavori non si potevano certo ritenere conclusi. Negli anni a seguire vennero eseguite le due cappelle di questa chiesa, vale a dire quella del Corporale e quindi quella di San Brizio. Nei secoli successivi venne creata la facciata alla quale lavorarono ben venti artisti. Posso dire che la facciata medesima è veramente spettacolare e rende il duomo davvero unico nel suo genere. Il rosone è attribuito ad Andrea di Cione. Detto rosone è circondato da interessanti mosaici.
Le opere d'arte all'interno del duomo sono veramente interessanti, considerando che buona parte di esse sono attribuite ad un grande artista degno di nota, vale a dire Luca Signorelli, nativo di Cortona, il quale ha operato anche a Firenze. Il duomo di Orvieto ha ospitato anche i funerali della celebre Anna Marchesini, nata proprio da queste parti, componente del famoso trio con Massimo Lopez e Tullio Solenghi. La Marchesini è scomparsa nell'estate del 2016 ed è stato inevitabile pensare anche a lei durante la visita del duomo. Quando siamo stati qui dentro, c'erano pochi visitatori all'interno ed il tutto si è svolto nel miglior modo possibile.
Il duomo dunque merita senza dubbio una visita e non solo perché è il simbolo di Orvieto. La piazza dove si affaccia non è immensa, ma comunque è davvero suggestiva. Da qui si può accedere direttamente alle residenze papali, adiacenti alla chiesa, più all'area sotterranea di Orvieto. Posso definire questo duomo una delle migliori chiese del centro Italia e con opere d'arte davvero uniche. Posso quindi dare il massimo del giudizio per questo luogo di culto che ogni anno è meta di tantissimi visitatori da ogni parte d'Italia ed anche da diverse zone di Europa. Non mi resta dunque che dire di visitare questo posto che a me è piaciuto molto.
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