Opinione su Elektra: Il personaggio di Elektra meritava di più
Il personaggio di Elektra meritava di più
07/05/2020
Vantaggi
Jennifer Garner, premesse buone, il personaggio dei fumetti è bello
Svantaggi
Trama strana e troppo involuta, effetti speciali scarsi
Prima di addentrarmi nei meandri della storia, è bene specificare che Elektra Natchios era già comparsa nella pellicola "Daredevil", essendo un personaggio legato al mondo di questo eroe. Jennifer Garner venne apprezzata per l'interpretazione e, per questo, ebbe l'onore di ricevere un film tutto suo nel 2005. In effetti, l'attrice statunitense è il perno del film e sembra davvero mettercela tutta per far sì che la sceneggiatura non mostri le sue aberrazioni. Se c'è un po' di attrattiva è proprio grazie alla sua capacità di impersonare Elektra con molta dedizione.
La trama è unica nel suo genere, ma questo non volge a suo vantaggio. Dopo essere stata resuscitata da un maestro cieco di arti marziali, la donna si dedica alla sua professione: uccidere a pagamento dei loschi tipi. Il suo ultimo incarico si rivela essere quello che la destabilizza soprattutto sul piano emotivo e, per questo, inizia a prendere decisioni diverse da quelle che si era prestabilita. I suoi obiettivi dovrebbero essere un padre e sua figlia (Marc e Abby Miller) che aveva già conosciuto in precedenza. Il passato torbido, alcuni sensi di colpa e delle verità inaspettate che a mano a mano iniziano a venire alla luce, spingono Elektra a proteggere i Miller. Ma dall'altra parte ci sono dei nemici che non hanno intenzione di lasciarli vivi perché c'è di mezzo una profezia.
La trama all'inizio si presenta tranquilla, molto silenziosa, primariamente concentrata su Elektra; poi comincia a introdurre i personaggi cruciali e a utilizzare flashback per fare un minimo di chiarezza su quanto accaduto a Elektra dopo essere stata riportata in vita. A partire dall'incontro con Marc e Abby, il film sembra iniziare a ingranare davvero. Purtroppo nel frattempo la sceneggiatura si dilata e si fa involuta. Quello che poteva sembrare un film urbano, dimostra di contenere molti più aspetti fantasy di quanti se ne potessero prevedere. Fasi colme di azione si avvicendano a fasi in cui ci si sofferma sui dialoghi per far comprendere meglio la direzione della vicenda. Eppure, il ritmo gestito un po' alla carlona e le ambizioni troppo elevate e quindi quasi indomabili, hanno concorso alla rovina della pellicola. Come accennavo in precedenza, Jennifer Garner è l'unico punto fermo, però non spetta a lei fare tutto il lavoro. Lei sa comunicare bene ogni sensazione, dal conflitto interiore alla rabbia che la spinge a combattere con prepotenza. Qualche sparuta scena è interessante, il rapporto che si instaura tra Marc, Abby e la stessa Elektra è il secondo punto a favore, ma tutto ciò non è sufficiente. Forse sarebbe stato più appropriato concentrarsi su una sceneggiatura con meno passaggi contorti e con un briciolo di verve. Sì, perché nella seconda parte si raggiunge l'acme della confusione e, come conseguenza, l'attenzione viene meno.
Elektra è un personaggio dotato di grande potenziale e forgiato da un maestro (Frank Miller) dell'arte dei fumetti. La sua storia travagliata ma ben scandagliata offre numerosi spunti per ricavare una trama degna del suo successo. Il film a lei dedicato nel 2005 non le ha resto giustizia e, per come la vedo io, è stata un'occasione sprecata: sarebbe potuta essere la prima eroina o antieroina donna ad avere un film e tanta fama, ancor prima che nascesse l'ondata di pellicole sulle donne forti e indipendenti a cui stiamo assistendo negli ultimi anni. Le premesse c'erano tutte; latitava un talento che riuscisse a costruire qualcosa di buono.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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