Escape Room da paura
Da qualche anno sono nati i giochi detti “Escape Room” presenti soprattutto nelle grandi città, in cui tu paghi per partecipare insieme ad un piccolo numero di persone che non conosci affatto e vieni chiuso in una camera di una casa piena di trappole (si spera non pericolose) che devi superare da solo o in collaborazione per poter uscire.
In genere, l'unico vero pericolo sta nella propria tensione e soprattutto nel proprio senso di claustrofobia...ma dopo aver visto un film come Escape Room (per quanto brutto possa essere) credo che passi per sempre la voglia di iscriversi.
Escape Room, letteralmente Camera da cui fuggire, è un film tra thriller e horror del 2017 del regista Will Wernick: un compleanno, sei amici, voglia di divertirsi in modo alternativo sono le parole chiave della trama in cui però i protagonisti forse non pensavano a qualcosa di così alternativo.
Per i trent'anni di Tyler, la sua ragazza gli organizza l'iscrizione ad un misterioso evento di Escape Room, il gioco che va di moda e che stuzzica la curiosità di molti.
Così Tyler, la fidanzata Christen entrano con quattro amici nel posto indicato e si ritrovano intrappolati in stanze inquietanti dove devono risolvere enigmi complicati (e sempre più complicati) per avanzare. Naturalmente, presto si rendono conto che gli incidenti che succedono sono veri, che le trappole non sono scherzi tanto per ridere un po' e che potrebbero non tutti scappare con le loro vite.
Intrigante come concept ma mal eseguito, il film Escape Room non ha avuto molto successo né di pubblico né di critica, ma nel complesso mi è piaciuto abbastanza l'allestimento.
Il finale è stato davvero piatto e ha chiaramente danneggiato l'intera narrazione. Le interpretazioni recitative e i personaggi fastidiosi non hanno aiutato a elevare Escape Room da un terreno da film horror "sotto la media".
Consigliato tanto per passare il tempo.
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