Mosè guerriero
Il film non mi è piaciuto in modo particolare. La storia la conosciamo tutti, Mosè, ebreo, viene salvato dalle acque da una principessa egiziana e cresce come se fosse il figlio del faraone. Un giorno scopre le sue vere origini e incomincia a interessarsi alle condizioni degli schiavi ebrei , il fratellastro Ramses lo esilia e viene ospitato da una tribù di pastori dove trova moglie e mette su famiglia. Torna in Egitto per rivendicare la libertà per il suo popolo, vede Dio, i sono le sette piaghe d’Egitto, le acque che si dividono ecc. ecc.
Il film ricorda un po’ il gladiatore ed infatti il regista è lo stesso Ridley Scott. C’è un padre che preferisce il proprio generale al proprio figlio. Un figlio che non si sente amato e un generale che viene spodestato e si rivolta contro il fratellastro. Mosè è un vero guerriero e le scene di battaglia sono tante. Il film è lunghissimo per fortuna non noioso, ma onestamente sembra un film per la tv da dare a puntate. Nonostante il cast stellare, nonostante gli effetti speciali che saranno costati una fortuna, non impressiona più di tanto. Mosè è a tratti antipatico, Dio è rappresentato come un bambino capriccioso, indisponente e vendicativo discostandosi , almeno per la rappresentazione, dalla Bibbia la crudeltà è la stessa. Sicuramente un Mosè molto moderno ma il film a me non è piaciuto molto, troppi scontri e mi ha fatto pena per tutto il tempo il povero Ramses.
Segnala contenuto