Un mondo vivido e coinvolgente
Sono pochi i giochi che rimangono impressi nella mente delle persone, fallout 3 è uno di questi, Fallout 3 è degno di essere giocato. È profondo e affascinante, e anche se non così incredibilmente ampio come i precedenti giochi dello sviluppatore, è più mirato e vividamente realizzato, questo si può ammirare sin dalla prima ora del gioco, in cui la creazione del personaggio e l'esposizione della storia sono splendidamente intrecciate. È un'introduzione meglio sperimentata da solo, piuttosto che descritta in dettaglio qui, ma crea il quadro di Fallout 3: è l'anno 2277 e tu e tuo padre siete residenti al Vault 101, uno dei tanti costrutti che proteggono la popolazione della terra dai pericoli della distruzione postnucleare. Quando papà fugge dal caveau senza neanche un addio, vai in cerca di lui, solo per trovarti impigliato in un tiro alla fune politico e scientifico che ti permette di cambiare il corso del futuro. Mentre ti fai strada tra i resti in decomposizione del Distretto e delle aree circostanti (visiterai Arlington, Chevy Chase e altri locali suburbani), incontri ghoul passivi-aggressivi, uno scienziato incerto e un vecchio amico di Fallout di nome Harold che ha, beh, molto per la testa. Un altro punto saliente è un collettivo diminutivo diLord of the Flies - profughi dell'ecosistema che a malincuore ti danno il benvenuto nella loro società, partendo dal presupposto che tu giochi bene le tue carte.
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