Famoso, un vero surf tra generi
E' uscito dal 20 Novembre, dopo un'elaborazione lunghissima durata ben tre anni, l'ultimo album, il terzo, di Sfera Ebbasta, il rapper di Cinisello che è subito entrato in testa nelle classifiche degli album più venduti ottenendo delle recensioni positive, anche se non esaltanti. Addirittura Spotify ha registrato il primo giorno di uscita ben 16 milioni di stream, un evidente ed eclatante successo.
Dai critici, Sfera Ebbasta è stato paragonato ai Gremmlins, i mostriciattoli protagonisti di una serie di film americani che avevano la capacità di riprodursi a ritmo serrato: questo confronto nasce dal fatto che Sfera ha saputo nell'ultimo album variare continuamente stile, variegare le sue esibizioni passando con molta naturalezza dai ritmi latino-americani al pop e al trap, cercando apertamente di superare se stesso e di raggiungere le vette delle classifiche italiane e non.
Quindi, anche se lo stile di Sfera rimane sempre riconoscibile è come se esso fosse modulato costantemente in modo diverso per scoprire nuove possibilità sonore e vocali con una netta prevalenza però della parte musicale. Il light motiv comunque per comprendere queste variazione è lo stile urban, la ricerca cioè di un sound particolarmente efficace nel far muovere e ballare cioè nell'insistere su ritornelli che si fissano facilmente.
Ma l'impressione data, concorde tra critici e pubblico, è che Sfera sale decisamente nel valore della musica che offre, mentre si abbassa nel tenore delle canzoni che non sono più innovative come un tempo, anche se la spinta che muove l'album è chiaramente quella di raggiungere il maggior numero possibile di persone ampliando il suo pubblico.
Particolarmente interessante è la canzone di apertura, cioè Bottiglie Privé, una riflessione sui suoi primi quattro sfolgoranti anni di carriera conditi dalla malinconia, anche se leggera, per il passato, in un confronto tra lo Sfera famoso del presente (d'altra parte l'album stesso si intitola proprio Famoso) e dello Sfera del passato. Alla fine della canzone chi ha la meglio è il primo, lo Sfera del presente che sintetizza la sua firma col simbolo del dollaro e dell'euro e che seppellisce il suo vecchio sé in un cimitero, tomba con lapide, nome vero scritto sopra, cioè Gionata Boschetti.
La tracklist contiene 13 tracce e precisamente:
1-Bottiglie Privè (Produced by Charlie Charles
2-Abracadabra (feat.Future) (Produced by Junior K)
3-Baby (feat. J Balvin) (Produced by Sky Rompiendo)
4-Macarena (feat.Offset) (Produced by London On Da Track)
5-Hollywood (Produced by Diplo)
6-Tik Tok (feat. Marracash & Guè Pequeno) (Produced by Drillionaire)
7-Male (Produced by Drillionaire)
8-Giovani Re (Produced by Junior K)
9-Gelosi (Produced by Junior K)
10-6 AM (Produced by Junior K)
11-Salam Alaikum (feat. 7ARI & Steve Aoki) (Produced by Steve Aoki)
12-Gangang (feat.Lil Mosey) (Produced by Drillionaire)
13-$€ Freestyle (Produced by $€).
Il clip di presentazione dell'album rende perfettamente l'idea di Sfera: sono passati mesi di silenzio, ma adesso lui è pronto ed eccolo in tuta bianca firmata in piedi sulla punta del Duomo di Milano mentre allarga le braccia come a comprendere (o a prendere) la città sepolta tra le nuvole ai suoi piedi con quel simbolo che lo caratterizza e che rappresenta i miti della sua vita, $ ed €, da vero innamorato non della musica, non della sua nuova vita, ma del proprio crescente business.
La critica va fatta infine ai testi delle canzoni che girano sempre intorno a tre temi fondamentali:
-tutti mi invidiano
-ho tanti tanti soldi
-la fama non sempre è positiva.
Insomma Sfera, seppellendo il più antico se stesso, ha finito col seppellire anche le parti più vere e ricche della sua storia, per esempio la sua vita nella periferia milanese, per reiterare sempre la storia dei suoi ideali che sono solo, sempre, monotonamente e vuotamente i soldi, i soldi e ancora i soldi.
E, per concludere, Sfera dovrebbe non seppellire (come ha fatto) ma riesumare l'altro Sfera per raggiungere una maggiore maturità artistica e personale.
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