Ancora attuale
Il ragionier Ugo Fantozzi e i personaggi dei suoi film sono ben rappresentativi del contesto socio-culturale dell'Italia degli anni '70 e '80. Si tratta di un uomo patetico spesso in balia degli eventi, succube dei prodotti del capitalismo e del consumismo di massa, ai quali anela ma che non riesce mai a raggiungere. Quello di Fantozzi è un mondo gerarchico, razzista e ipocrita, una società dove i mega-direttori galattici sono autorizzati a mortificare i comuni mortali senza alcun rimorso. La grande abilità di Paolo Villaggio consiste nell'esasperare questa condizione fino all'eccesso, rendendo tragicomiche scene altrimente grottesche. La sua comicità è a volte slapstick, altre volte basata sull'assurdo, ma sempre efficace. Alcuni sketch sono presi in prestito dal primo Woody Allen e non proprio originali, ma pur sempre brillanti. Ritengo che i film di Fantozzi mettano in evidenza dei tratti della società italiana che, purtroppo, sono ancora attuali: la mediocrità delle classi dirigenti, lo stupido conformismo delle masse, l'ipocrisia degli arrivisti, la vuota banalità dei parolai.
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