comico dai sottotoni tragici
Vantaggi
riesce a farci ridere anche quando sottintende un'amara realtà
Svantaggi
in questo primo Fantozzi nessuno, mi pare di ricordare
Ugo Fantozzi è un ragioniere che lavora in una imprecisata megaditta, ma la sua funzione, che quantomeno ai tempi in cui venne girato il film avrebbe dovuto conferire grande prestigio, si rivela una continua fonte di guai. Fantozzi è ridicolizzato dai suoi superiori e fatto oggetto di burla perfino dai colleghi. L'unico tra loro che puo considerarsi suo amico è l'altrettanto sfortunato geometra Filini, anche se quest'ultimo, a differenza di Fantozzi, è insensibile al disprezzo altrui e sembra non capire nulla, fortuna sua, delle critiche altrui rivoltegli (il che, a differenza dell'amico Fantozzi, gli permette di seguire dritto per la sua strada senza badare nè a colleghi, nè a superiori, senza perdere mai un briciolo della serenità che lo caratterizza). Fantozzi crede di essere sfortunato anche a casa sua, oltre che alla megaditta, poichè insoddisfatto del matrimonio con la moglie Pina (che pure gli è devota e gli presta amorevoli cure in continuazione, per questo motivo crede di esserlo, ma non lo è di fatto) e la figlia Mariangela, a causa dell'aspetto poco allegro soprattutto di quest'ultima. E così Fantozzi corteggia la signorina Silvani, la segretaria del quarto piano, da cui è da tempo immemorabile invaghito e da lei, che preferisce lo spregiudicato e vizioso geometra Calboni che poi finirà per sposare, sempre beffato e respinto. E qui l'intento è assolutamente comico e non da percepire come realistico a tutti gli effetti. Infatti i maldestri tentativi di Fantozzi per conquistare la signorina Silvani non sono mai atti a suscitare sentimenti negativi dovuti ai continui tentativi di tradimento alla moglie Pina, poichè si tratta di scenari troppo surreali con l'evidente e unico proposito di fare ridere il pubblico. Insomma, dopotutto si tratta di Fantozzi, che oramai ben conosciamo, quindi situazioni come questa non vanno prese sul serio. Quel che invece porta alla vera riflessione sono le questioni serie che si "leggono tra le righe": ambiente di lavoro dove anzichè amicizia (tranne casi sporadici), lealtà e collaborazione tra colleghi, sono presenti prevaricazione, soprusi e corruzione. Non a caso alcuni uffici della megaditta vengono comicamente definiti "bustarelle" e "raccomandazioni". La megaditta è lo scenario rappresentativo dell'Italia del nepotismo e del clientelismo, dove la meritocrazia non ha posto e dove anzichè spalleggiare il collega mobbizzato dai superiori, si è pronti a pugnalarlo alle spalle. Le risate sono tante, ma dal sapore amaro se si va a fondo. Ciononostante, si guarda volentieri questo primo Fantozzi a distanza di molti anni. Se la memoria non m'inganna, il primo Fantozzi si trova tra gli episodi adatti a tutti o quasi, poichè privo di intermezzi dissacranti o volgari come purtroppo presenti specie negli ultimi.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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Commenti
ps: purtroppo ricordavo male. L'inizio, ahinoi, contiene pure una bestemmia. Direi che quantomeno fino all'entrata di Mariangela per gli auguri alle feste nella sala dei dirigenti, casca di stile qua e là. Sembra proprio che la regia di Fantozzi avesse seri problemi innanzi tutto con gli incipit e che alla lunga, trovandosi a corto di idee, qua e là con il prosieguo. Senza riuscire a evitare lo sboccato di tuno (qua il dirigente Catellani). Al ricordare meglio, avrei segnalato l'indeciso, che significherebbe dove si e dove no. Avrebbero dovuto pensarci, dato che teoricamente i film di Fantozzi dovrebbero essere dedicati anche ai bambini, per fargli trascorrere qualche ora divertente, ma gli scivoloni rendono alcune scene assolutamente inadatte a loro. Sembrano film, a questo punto, più per universitari e letterati in genere, cioè coloro che riescono a cogliere lo specchio di una società malata, cosa che un bambino non può riuscire a fare. Per bambini, solo da guardare a pezzi.