Sempre Peter Pan
Forever young è una commedia brillante italiana con uncast molto variegato di attori, che nei microracconti portati sul grande schermo affrontano il tema del tempo che passa e di come uomini e donne non più giovanissimi lo affrontano. C’è ad esempio l’avvocato settantenne fissato con lo sport, talmente ossessionato dalla forma fisica e dalle prestazioni da mettere a rischio non solo la sua salute ma anche il rapporto con la famiglia, pur di non vedersi relegato al solo ruolo di nonno. C’è l’estetista prossima ai cinquant’anni ancora bellissima e avvenente che si invaghisce di uno studente universitario ma la storia si complica con la scoperta di una conoscenza in comune, amica di lei e madre di lui. C’è poi il professionista radiofonico che deve fare i conti con le nuove tendenze che voglio ragazzi sempre più giovani sostituire datati professionisti. Il film gioca con la classica sindrome di Peter Pan, con l’incedere del tempo e la poca accettazione dell’età che avanza in un mondo frenetico dove essere giovani è uno status mentale e sociale irrinunciabile. Film molto all’italiana, con i soliti luoghi comuni e situazioni prevedibili fin dalle prime battute, da vedere se piace il genere, giudizio finale indeciso,
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