Sigle: che confusione!
Ormai ci siamo resi tutti conto che per mantenere una vita decente, nei prossimi anni dobbiamo diventare sempre più non solo compratori, ma soprattutto “consumatori consapevoli”: infatti, sarà certo capitato ad ognuno qualche difficoltà durante la spesa di fronte a certe sigle o certe scritte che non conosciamo o conosciamo superficialmente senza saperne il vero significato.
Per esempio, se io devo acquistare un formaggio qualsiasi come un gorgonzola, vedo su alcune confezioni il bollino giallo rosso con la dicitura DOP, cioè Denominazione d'Origine Protetta: ora cosa è meglio comperare? Quale differenza trovo in un'altra gorgonzola senza bollino?
Così convinta dal fatto che chi lavora al supermercato difficilmente sa spiegare certe cose, ho cominciato a cercare su internet ed ho trovato questo sito semplice, adeguato e soprattutto molto utile per chiarire le idee.
L'indirizzo è: http://www.formaggio.it/dop-igp-stg/.
Come titolo trovo “L'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo” e sotto “Italia, terra dei sapori”.
Nella prima parte della home page c'è la spiegazione del perchè si è deciso di creare determinate sigle, partendo cioè dall'estrema confusione del secondo dopo guerra: allora, insomma, nel mondo di formaggi regnava semplicemente l'anarchia. Così si è cominciato ad effettuare delle suddivisioni, pr la precisione Categoria A e B.
La suddivisione attuale è stata elaborata successivamente all'interno dell'Unione Europea a partire dal 2000 e si è deciso per 3 blocchi detti -livelli di tutela -, che corrispondono a 3 sigle, anche se per la precisione sono 3 acronimi cioè una parola costruita con le iniziali di altre parole:
-DOP-D.O.P. :Denominazione d'Origine Protetta
-IGP-I.G.P.:Indicazione Geografica Protetta
-STG-S.T.G.: Specialità Tradizionale Garantita.
Segue la relativa spiegazione, da cui si può partire se si vogliono altre indicazioni o se si trovano sigle e bollini “strani” di cui vogliamo sapere la spiegazione.
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