Opinione su Frozen - Mitchell Zuckoff: Brividi di freddo

Brividi di freddo

02/06/2020

Vantaggi

Il racconto, quasi un reportage, di un fatto realmente accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale. Una storia avvincente di sopravvivenza, solidarietà, coraggio e onore in Groenlandia, una enorme isola dove non può viverci nessuno.

Svantaggi

personalmente non trovati ma va a gusti


La lettura di Frozen (Frozen in Time, 2013) è davvero incredibile ma fa avere al lettore dei veri brividi di paura e di freddo.
Questa storia assolutamente vera si svolge in due diversi momenti temporali, l’ha scritta un autore conosciuto in tutto il mondo: Mitchell Zuckoff che ci narra quanto accadde agli inizi del mese di novembre del 1942 e la narrazione dei fatti è intervallata dal racconto vissuto in prima persona dall’autore nel 2012, quando aiutò un caparbio fotografo che tentò in mille maniere di andare a recuperare un aereo e i corpi di tre eroici soccorritori che si erano schiantati anche loro nelle immense distese di ghiaccio. Per quanti non sono americani, il racconto fa comprendere la mentalità degli abitanti di questa nazione, che vuole ad ogni costo riportare in patria quanti, soldati o civili, sono morti e/o dati per dispersi in tutto il mondo.

Il racconto inizia con la caduta di un aereo cargo statunitense su di un ghiacciaio della Groenlandia: è il 5 novembre del 1942. Nell’aereo vi erano cinque uomini d’equipaggio. Siamo in pieno inverno artico, nevica quasi continuamente con venti che arrivano a soffiare anche a 160 km l’ora. Subito partono i soccorsi e dopo quattro giorni un B-17 (un aereo ben conosciuto con il nome di Fortezza Volante) si perde in una accecante tormenta di neve e vento, una foschia artica che i vari piloti che hanno avuto la sfortuna di incapparci dentro, descrivono che si diventa ciechi ed è “come volare nel latte". Il pilota del B-17 non ha un sistema che segnali l’altitudine e pertanto urta con un'ala il terreno e cade sul ghiaccio spaccandosi in due tronconi. I nove uomini dell’equipaggio, si salvano anche se alcuni sono feriti. Alla ricerca parte anche un aereo della Guardia Costiera americana, è un idrovolante, un Grumman conosciuto con il nomignolo di Duck (papera). L’equipaggio conosce le insidie di quella immensa distesa di ghiaccio e ha effettuato già una missione di salvataggio, ma questa volta scompare letteralmente e non torna più alla nave da dove era partito.

Per i sopravvissuti inizia una lunga odissea, cercano protezione nella parte di coda, di coprirsi alla meno peggio ma il freddo arriva anche a toccare i meno 40 gradi. I tentativi si susseguono con aerei, motoslitte, slitte tirate da cani, ma tutti i tentativi sono frustati dal maltempo e dai profondi crepacci non visibili che in alcune occasioni inghiottono slitte e passeggeri senza alcuna possibilità di salvezza in quanto molti hanno delle profondità inimmaginabili. Intanto i superstiti sono riforniti, quando il tempo lo permette con aerei che lanciano provviste.

Alla fine, dopo circa cinque mesi si riesce a portare in salvo quanti sono sopravvissuti a questa terrificante esperienza.

L’altra parte della storia si svolge ai nostri tempi, nel 2012 per merito di Lou Sapienza e della sua ferrea volontà di riportare in patria il Grumman e i corpi dei tre uomini dell’equipaggio. Alla ricerca di finanziamenti da parte della Guardia costiera, di finanziatori privati e anche dello stesso autore del presente volume si riesce a trovare la somma minima per acquistare gli equipaggiamenti, i moderni mezzi che la tecnologia moderna mette a disposizione per ricerche sotto terra e sotto i ghiacci e finalmente la spedizione parte.

Dopo molte ricerche sul campo e tante delusioni, proprio all’ultimo istante, quando tutti devono partire per l’arrivo del maltempo in una ultima ricerca viene finalmente individuato con precisione dove si trova l’aereo sepolto sotto varie decine di metri di ghiaccio.....basta altrimenti vi racconto il tutto anche come va a finitre! BUONA LETTURA

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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Altre opinioni degli utenti su Frozen - Mitchell Zuckoff

  • jackb60
    opinione inserita da jackb60 il 29/12/2019
    Frozen è un libro molto ben scritto da Mitchell Zukoff che è ambientato nel 1942 in Groenlandia durante la seconda guerra mondiale, la narrazione inizia con cinque uomini che sono obbligati ad un atte...
    Continua a leggere >
    libro ottimamente scritto e descritto
    nessuno
  • little51
    opinione inserita da little51 il 15/11/2019
    Ho trovato davvero affascinante leggere questa storia vera che racconta il quasi impossibile recupero di diversi soldati americani morti in due crash in Groenlandia durante la II Guerra Mondiale, prec...
    Continua a leggere >
    storia come romanzo raccontata
    nessuno