Opinione su Gino Paoli: Cantautore di lungo corso
Cantautore di lungo corso
08/07/2020
Vantaggi
Voce unica, Brani impareggiabili
Svantaggi
nessuno
Non solo per la musica meravigliosa che ci ha donato ma anche per il suo impegno politico, Gino Paoli rappresenta una sorta di icona di quella sinistra benpensante ma al tempo stesso con una incessante e incontenibile voglòia di cambiamento.
Inutile enunciare i suoi successi, dal cielo in una stanza a Quattro amici al bar, Senza fine, Sapore di sale e Ti mando una canzone.
Gino Paoli si distingue anche per aver esercitato un grande fascino su molte delle donne più belle del palcoscenico musicale e filmico della nostra Italia.
Stefania Sandrelli, al tempo donna bellissima, lo amò e le diede una figlia, Amanda poi divenuta attrice come la madre.
Gino Paoli fa parte dei cantautori di annata, essendo venuto alla luce a Monfalcone nel 1934 e ha partecipato a ben sette edizioni del Festival di Sanremo. Appartiene, nonostante il luogo nativo a quella che è stata definita come la Scuola genovese: Luigi Tenco (con il quale forma il gruppo "I Diavoli del Rock"), Bruno Lauzi, Fabrizio De André, Umberto Bindi, Joe Sentieri, Giorgio Calabrese, i fratelli Gian Piero e Gian Franco Reverberi.
Di Tenco e di De Andrè, ha sempre conservato un particolare ricordo molto stretto quasi la sua musica e quella di Luigi (Morto suicida durante la 17° edizione del Festival Canoro di Sanremo) o di Fabrizio fossero originate all'unisono dall'esperienza dura della vita.
Adoro ascoltare le sue canzoni anche perchè non smettono mai di accendere in me il ricordo di una infanzia felice, con i miei fratelli e i miei genitori. Mia madre cantava spesso in casa le canzoni di Paoli ed era dolce la sua voce mentre intonava il cielo in una stanza o la gatta.
Grazie Gino per i ricordi che mi hai donato con le tue canzoni!
In una sua biografia si legge:Tutti lo credono genovese, e in un certo senso lo è, Gino Paoli, il cantautore che ha scritto alcune tra le più belle pagine della musica italiana di questo secolo. Ma, di fatto, l'autore di "Senza fine" e di "Sapore di sale" è nato il 23 settembre 1934 a Monfalcone.
Ma è a Genova, dove si è trasferito da bambino, che Gino Paoli - dopo aver fatto il facchino, il grafico pubblicitario e il pittore raggranellando più premi che quattrini - debutta come cantante da balera, per poi formare un band musicale con gli amici Luigi Tenco e Bruno Lauzi. Finché la gloriosa casa Ricordi, che aveva tenuto a battesimo Bellini e Donizetti, Verdi e Puccini, decise di estendere la propria attività alla musica leggera e scritturò questo cantante dalla strana voce miagolante. Nel 1960 realizza "La gatta", un pezzo rigorosamente autobiografico: parlava della soffitta sul mare dove Gino viveva. Il disco vendette 119 copie, poi scomparve e infine tornò tramutandosi, inaspettatamente, in un successo da 100 mila copie la settimana.
Intanto era nata la love story con Ornella Vanoni, cantante scoperta da Giorgio Strehler, che convinse il cantautore genovese a scrivere per lei "Senza fine", il pezzo che la rese famosa. Quindi Mina, sconsigliata da molti, incise "Il cielo in una stanza", con l'esito che tutti sappiamo.
Che dire se non grazie anche per quello che è stato il suo messaggio politico!
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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