Opinione su Giuseppe Giannini: Er Principe
Er Principe
20/02/2016
Vantaggi
elegante, bandiera della Roma
Svantaggi
no
Secondo me è stato un grandissimo calciatore, un regista molto elegante, dal dinamismo spiccato, capace di ottime geometria, di lanci sublimi e, all' occorrenza, capace anche di concludere l'azione con tiri precisi ed inserimenti efficaci.
Per parecchi anni è stato il faro del centrocampo dell' Italia di Azeglio Vicini, prima nell' Under 21 e poi nella Nazionale maggiore.
Purtroppo, con l'avvento di Arrigo Sacchi, nel 1992 ha chiuso il suo rapporto con la maglia azzurra anche se, secondo me, avrebbe potuto dare molto anche giocando a zona. Il centrocampo azzurro formato da lui, De Napoli, Ancelotti e Donadoni è stato , secondo me, il migliore degli ultimi 30 anni tra tutti quelli che abbiamo schierato in campo.
Nella Roma, per oltre 12 anni è stato capitano e leader, era il giocatore più amato dai tifosi ed era il faro della squadra, quello che all' occorrenza si caricava la squadra sulle spalle e si assumeva ogni tipo di responsabilità.
Ha segnato un buon numero di reti, indubbiamente giocando in posizione più avanzata avrebbe potuto fare più gol ma, sotto porta, si è tolto molte soddisfazioni come quella di segnare, nel derby, contro la Lazio. Nel 1987, sua annata migliore, fece ben 11 reti in campionato. Una grande delusione fu la sconfitta in finale di Coppa Italia contro il Torino, quella sera Giannini fece una tripletta su calcio di rigore ma la coppa, a causa della regola dei gol segnati fuori casa, prese la strada di Torino.
A fine carriera, a causa di alcuni dissapori con il vecchio presidente Sensi, si è trasferito a Napoli, allo Sturm Graz in Austria e, poi , a Lecce dove ha vinto il campionato di serie B.
A me piaceva molto, raramente ho visto un calciatore cosi' elegante nel nostro campionato, era dotato di ottima classe e visione di gioco, forse non era velocissimo ma, con l'esperienza, sapeva rimediare a questo difetto.
A livello di presenze, con la maglia della Roma, è uno dei calciatori più presenti ed uno dei capitani più amati, il fatto di aver vinto pochi trofei lo ha reso ancora più amato dal pubblico e, non ho timore a dirlo, per molti romani è lui e non Totti la vera bandiera del club capitolino.
Attualmente fa allenatore, a Gallipoli ha ottenuto ottimi risultati ed una promozione in serie B, il suo sogno è quello di arrivare, un giorno, ad allenare la Roma anche se, onestamente, ad oggi sembra improbabile che possa riuscirci. Ogni tanto fa l'opinionista in Tv e, di recente, l'ho visto ospite a Sportitalia dove ha dimostrato di avere ottimi tempi televisivi ed una competenza elevata.
Mi ricordo che mi emozionò molto il suo addio al calcio, quel giorno l' Olimpico era pieno e lui giocò con tanti suoi ex compagni di club contro i suoi ex compagni dell' Italia.
Il match, purtroppo, venne sospeso a causa delle ripetute invasioni di campo dei tifosi che volevano abbracciare Peppe per dirgli addio. Fu molto commovente.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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velocità
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dribbling
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tiro
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difesa
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tattica
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