Opinione su Gran Torino: L'odio dell'americano medio
L'odio dell'americano medio
11/12/2018
Vantaggi
cast, personaggi, riflessioni
Svantaggi
poco adatto al pubblico extra-USA
Clint Eastwood nella fase finale della sua carriera si è dedicato al cinema impegnato e i suoi tentativi sono davvero degni di nota.
In questo film interpreta Kowalsky, un veterano della guerra in pensione che si è barricato in casa, dopo la morte della moglie, dedicandosi solo al suo cane e alla sua Gran Torino, mentre il suo astio per i diversi cresce sempre più quando accanto alla sua casa si trasferisce una famiglia di asiatici.
Saranno proprio i figli di questi asiatici a fargli cambiare idea.
Il film di Eastwood sembra piuttosto lineare, ma in realtà propone dei temi radicati nella vita americana e li risolve in interessante.
Il personaggio interpretato da Clint è molto itneresasnte e realistico, credo che nemmeno io sia riuscito a cogliere la sua complessità perchè molti suoi dettagli sono radicati nella cultura americana, così quello che apparentemente potrebbe sembrare un film "buonista" è il sentiment radicato nel popolo che si propone come dominatore del mondo e dell'eica, ma che in realtà è diviso da odio e partigianeria. La chiave del film è proprio come il protagonista scopre che l'odio radicato verso il diverso è spesso immotivato, anzi sono proprio i suoi divesi vicini ad essere più vicini al suo modo di pensare di quanto lo siano i suoi stessi figli e nipoti proprio perchè le nvoe generazioni hanno perso i valori che hanno fatto grande gli Usa e sono gli immigrati a portare avanti proprio quei valori. Profonde riflessioni.
La grande pecca è che il film, aldilà dell'auto e del titolo, è troppo radicato negli Usa e ha poco appeal per il pubblico nostrano.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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