mezzo si e mezzo no
Film in stile anni ottanta che presenta scenari di diversa natura, ambientato in un edificio commerciale dove si vende di tutto. Quel che più traspare dal film, la tematica tipica dei dirigenti antipatici sempre pronti a mobizzare i lavoratori ai gradini più bassi quali magazzinieri e addetti alle pulizie, ma non manca neppure il proprietario che tratta a pesci in faccia un dirigente. Insomma, in questi grandi magazzini più si sale nella scala gerarchica, più ci si sente in diritto di umiliare i subalterni. Tra le scene, poi, alcune guardabili, altre davvero carine, ma quelle da bocciare non mancano, tipo il flop del cliente che ha vinto 500 mila lire e non riuscendo di spenderle "tonde" si porta via la commessa connivente per passarci la notte. Come se facesse ridere. Insopportabili ho trovato le scene con Evaristo Mazzetti, non fanno ridere, non trovo affatto comico il mettere un conoscente nei guai al proprio posto. O sedurre quel che per uno scambio di persona sembra il figlio del proprietario dello stabilimento (con tanto di scene esplicite) per fare avanzare di carriera il marito. Quantomeno per come sono state girate, direi che hanno toppato. Simpatici invece l'episodio della cliente miope che si ritrova a dormire nei grandi magazzini perchè non trova mai l'uscita e quello dei musicisti di strada papà e figlia, che riescono a fare ritrovare il buonumore al direttore. L'indeciso vale per: da buttare per metà, l'altra metà si salva. Non per bambini e ragazzini.
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