Che profumino!
Penso che tutti ricordino tra le fiabe raccontate o lette nella propria infanzia la storia di Hansel e Gretel dei Fratelli Grimm con tutti quei contorni noir che affascinano e creano nello stesso tempo quel senso di paura che tanto piace quando da piccoli siamo a letto, con mamma e papà vicini e dalle lenzuola ci spunta solo un occhio.
Naturalmente qui la fiaba è rivisitata con l'accentuazione dell'aspetto horror, rivisitata fin nel nome che diventa al contrario del titolo
originale Gretel & Hansel. Detto questo, si capisce come il film sia indicato 13+, in quanto vi sono aspetti e scene non molto adatte ai più piccoli.
Nel film siamo catapultati in un medioevo fantasy, naturalmente in chiave horror in un ambiente decisamente molto dark.
Già l'inizio è spettrale: padre morto e madre terribile per cui i due che possono contare solo l'uno sull'altro, fuggono e si inoltrano nella foresta conducendo una vita decisamente grama.
La storia prosegue come tutti sanno: manca naturalmente la bella e invitante casetta fatta di pan di zenzero, ma mentre i due ragazzi vagano nel bosco, sentono un profumo terribilmente invitante di torta e incapaci di resistere, seguono la scia fino alla casa dove li attende una vecchia estremamente gentile che li accoglie come una nonna.
A questo punto si scontrano le due personalità dei fratelli: Hansel è la voce della pancia, è felice di poter finalmente calmare la fame, unica presenza costante della sua vita passata, Gretel rappresenta la ragione, è istintivamente preoccupata di fronte a quella eccessiva gentilezza.
Film a forti tinte horror, quasi ipnotico in determinate parti che attrae con interesse e sì, anche un pizzico di paura.
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