Tra commedia moderna "afro" e il drammatico storico.
Il presupposto base fantasy è di un ragazzo americano nero, scorretto e non molto responsabile, che finirà chissà come dietro nel tempo nel periodo nevralgico del South Carolina, nell'1822, durante la schiavitù dei neri. Questa drammatica situazione in cui sarà costretto a vivere in prima persona e ad osservare, lo porteranno a cambiare almeno in parte atteggiamento. Questo miglioramento del carattere e della mentalità del protagonista, è in realtà l'unico aspetto, oltre alle parti drammatiche storiche, che mi fanno salvare questo film...
Il resto è molto contaminato, soprattutto a causa del protagonista giovane, al moderno stile cinematografico americano, anche umoristico. Personalmente, come aspetto comico, non fa affatto ridere. Piuttosto è più interessante la parte dura e drammatica mostrata, che contrasta non poco con gli inizi del film ambientato ai giorni nostri. Per l'insegnamento morale finale, dò più onore a questo film che comunque insegna anche qualcosa di storico legato a quel periodo così buio per gli schiavi afro...
Forzata e fuori tema quella sorta di "grillo parlante"/aiuto rappresentato da quella sorta di veggente...
In conclusione, il fatto che alla fine di questo presunto viaggio, il protagonista coimincerà ad imparare a pensare maggiormente al prossimo, seppur un pò tardi (meglio tardi che mai), e rifletterà pure sulla libertà di poter leggere e vivere in maniera migliore, invece di rubare e disinteressarsi della scuola, è qualcosa che comunque ho apprezzato e che comunque non me lo fa sconsigliare a prescindere...
Ok, magari non è un film che riguarderei, ma dato che è un film assai sconosciuto, lo posso comunque consigliare per chi è curioso di vedere questa tematica...
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