Opinione su Hristo Stoičkov: Fenomeno bulgaro

Fenomeno bulgaro

Hristo Stoickov o meglio Stoitchov come viene scritto in bulgaro, è stato un autentico campione degli anni 90 sia con la casacca bianco verde della Bulgaria che, in Europa, con la maglia blaugrana del glorioso Barcelona di buonanima di Johann Cruijff.
A metà degli anni 90 ha giocato anche in Italia seppur per una sola stagione nel Parma in coppia con Gianfranco Zola ma era già, a mio modestissimo parere, nella fase declinante della sua carriera e non ha offerto delle prestazioni pari alle attese ed alle speranze che vi erano su di lui.

Era curioso il fatto che giocasse, lui attaccante, con il numero 8 proprio dei centrocampisti, sulle spalle. Per anni è stato un simbolo il 8 alla Stoitchov.

Era una seconda punta dal dribbling stretto, elegante e veloce e al contempo anche potente dal punto di vista fisico e della progressione palla al piede.
Nel Barcelona ha giocato al fianco di grandissimi campioni, pensato che coppia erano lui e Romario Faria!!!
Inoltre in quel Barcelona c'era anche Laudrup un altra vero campione a tutto tondo.
Nel club di Barcellona ha messo a segno, in tutto, circa 124 reti mentre a Parma appena 7 di cui 5 in serie A.

In Nazionale come detto è stato un'autentica icona. Giocava con Nasko Sirakov, Krassimir Balakov, Luboslav Penev, Emil Kostadinov eccetera, era veramente una Bulgaria fortissima che arrivò alle semifinali del Campionato Mondiale di Usa 1994 e lui si laureò capocannoniere con ben 6 centri e, sempre quell'anno, lui vinse il Pallone D' Oro come miglior giocatore europeo dell'anno solare.
Dopo il ritorno a Barcelona divenne riserva del Barca giocando e segnando poco e, allora iniziò varie peregrinazioni tra Bulgaria, Arabia e Stati Uniti dove segnò, in tutto, una cinquantina di reti.

Secondo me la sua veloce e repentina parabola discendente fu velocizzata dal suo carattere non facile, irruente e rapido agli scatti d' ira.
Non era facile giocarci assieme e nemmeno contro, era molto duro ma forse, secondo me, questa è stata anche la sua forza tutto sommato.

In carriera ha vinto tanto, per esempio la Champions League contro la Sampdoria con una punizione invertita dall'arbitro e convertita in rete da Ronald Koeman e svariati scudetti spagnoli ma ha anche perso molto, storica è in tal senso la sconfitta del 1994 in finale di Champions League ad Atene dove il suo Barca ultra favorito avrebbe dovuto passeggiare sul Milan di Fabio Capello pieno di assenze importanti ( Franco Baresi, Alessandro Billy Costacurta, Marco Van Basten eccetera eccetera) ed invece fini' per soccombere con un rotondo 4 a 0.
Inoltre è grave anche la sconfitta contro l' Italia di Arrigo Sacchi nella semifinale del Mondiale di Usa 94 dove Roberto Baggio con 2 reti spense i sogni del popolo bulgaro.
Comunque anche in Bulgaria, negli anni dei suoi esordi ha vinto molto ovvero 3 campionati e svariate coppe nazionali e da li in poi ha spiccato il volo verso il calcio che conta.

Per farvi capire quanto sia stato forte pensate che è l'unico calciatore bulgaro inserito da Pelè nell'elenco dei calciatori più forti di sempre e, per cinque volte, ha vinto il premio come miglior giocatore bulgaro dell'anno.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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