Helga Schneider dopo la guerra
Helga Schneider è un'autrice di lingua tedesca che ha pubblicato numerosi romanzi ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale, offrendo a modo suo un punto di vista diverso da quello classico. Ha documentato, attingendo alla propria esperienza personale, come ha vissuto quel periodo la popolazione tedesca, descrivendo anche le loro sofferenze e privazioni.
Questo romanzo, invece, racconta cosa ne è stato della giovane Helga, una volta terminata la guerra.
Viene narrato il suo allontanamento dalla casa paterna, l'arrivo a Vienna, i tentativi di diventare attrice e scrittrice, le difficoltà economiche, i rapporti personali ed affettivi che nacquero e talvolta si spezzarono in quegli anni.
Lo stile utilizzato dall'autrice è, a mio avviso, fin troppo colloquiale e il romanzo, in se e per se, sebbene racconti uno spaccato dell'Europa del Dopoguerra (e la vita di una scrittrice che, piaccia o no, è una voce importante nel panorama europeo), non è particolarmente avvincente.
Ammetto che la Schneider, anche nei precedenti romanzi, aveva adottato questo stile scarno, quasi piatto, ma probabilmente in questo libro, vuoi per gli argomenti trattati, vuoi perché autrice a me già nota, ho accusato di più la poca verve nella scrittura.
Il libro è comunque facile da leggere e abbastanza interessante, giusto per passare un pomeriggio in modo tranquillo.
Se lo trovate in biblioteca, leggetelo, sul comprarlo io opto per il no.
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