Opinione su I miserabili - Victor Hugo: SAGA DI VINCITORI E VINTI

SAGA DI VINCITORI E VINTI

13/05/2020

Vantaggi

“L'occhio dello spirito non può trovare in nessun luogo più splendore o più tenebre che nell'uomo; non può fissarsi su nessuna cosa che sia più temibile, più complessa, più misteriosa e più infinita. Esiste uno spettacolo più grande del mare, è il cielo; esiste uno spettacolo più grande del cielo, è l'interno dell'anima."

Svantaggi

solo per gli appassionati della lettura classica


E’ finita. Mi ci è voluto un mese, ma alla fine ho completato la lettura di questo titano. Inutile dilungarsi su questioni di stile, se certi scrittori sono definiti grandi ci sarà pure un motivo. Questa è letteratura e le digressioni, che in questo caso non mancano affatto, sono parte fondamentale della grandezza delle opere e dei loro autori, anche se non vi nascondo che nel caso de “I Miserabili” alcune le ho trovate sublimi, come la narrazione della battaglia di Waterloo, altre meno.

“I Miserabili” è un affresco che Hugo ha dipinto con le parole come Jacques-Louis David avrebbe fatto con il pennello. Sullo sfondo, la Francia e in particolare la sua amata Parigi, colorata in tutte le sue sfumature e popolata di eroi e miserabili che brillano e si oscurano ognuno di una luce o di una tenebra diversa. All’alba di una nuova era della civiltà, nel bel mezzo della rivoluzione del mondo che ebbe inizio in Francia, queste figure colorano quello scenario e ci mostrano alcuni degli innumerevoli e profondi aspetti che può assumere l’animo umano, e tutte insieme all’interno di quel magico e allo stesso tempo tetro sfondo, daranno vita a un magnifico quadro d’umanità.
E in questo quadro, ecco quello che ho visto.
L’amore materno e disposto a tutto è Fantine. Con i suoi colori caldi e rassicuranti culla tra le braccia la piccola e fragile creatura che ha messo al mondo, per la quale darebbe la vita.
L’ispettore Javert se ne sta in un angolo, inamovibile, ma nonostante questo sembra essere presente in ogni dove con il suo occhio indagatore e irreprensibile nella giustizia. Eppure fragile come il granito della legge al cospetto della misericordia divina.
Marius e Cosette illuminano una valle isolata avvolta dalle tonalità rosee dell’amore, che non conosce turbamenti, nemmeno quelli passati, non importa quanto essi siano stati intensi o prolungati.
Osservando con avidità e invidia il resto del mondo avvolto dalla luce e dai colori, relegati nel loro cantuccio di oscurità se ne stanno i Thenardièr, ma non tutti, perché non è detto che chi nasce nelle tenebre voglia necessariamente morirci.
E poi c’è lui. Jean Valjean. L’umana dimostrazione di come ogni anima, per quanto sporca e miserabile, sia degna del perdono di Dio e possa trasfigurarsi in uno scrigno di bontà. Egli incombe su questo quadro di vita come una chimera che si tramuti in figura angelica, facendo splendere quel dipinto di una luce sfolgorante. Questo accecante splendore scaturisce semplicemente da quel cuore che Dio ha toccato e mutato, in una profondità nella quale ogni semplice uomo avrebbe paura di guardare.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

Segnala contenuto

blase
blase 903 opinioni Aggiungi agli amici


  • trama
  • ambientazione
  • personaggi
  • sviluppo
  • adatto a tutti
Valuta questa opinione

Ti sembra utile quest'opinione?

Scrivi un commento

Questa funzione è disponibile solo per gli utenti che hanno effettuato il login

Altre opinioni degli utenti su I miserabili - Victor Hugo

  • sicula59
    opinione inserita da sicula59 il 16/12/2019
    Mi ricordo quando ho letto questo romanzo e che c'ho messo davvero un'eternità. Infatti la narrativa di Victor Hugo oltre a essere pesante per contenuti lo è anche per scrittura ma resta comunque una ...
    Continua a leggere >
    Bei personaggi, bella morale
    Un mattone!
  • zafferano
    opinione inserita da zafferano il 16/02/2017
    Per coloro che amano i romanzi dall'impronta classica non potranno farsi sfuggire " I miserabili" , scritto dal grande Victor Hugo ! E' un capovaro, al di là del fatto che lo scrittore avesse impiegat...
    Continua a leggere >
    100%
    Induce a riflettere
    No
  • olga50
    opinione inserita da olga50 il 08/02/2017
    Sono appassionata della letteratura francese e ho letto numerosi romanzi classici di vari scrittori, tra cui compare, in prima linea, Victor Hugo con il suo romanzo “I Miserabili”. Questo romanzo ha u...
    Continua a leggere >
    Storia ricca di avvenimenti
    no
  • matildelide
    opinione inserita da matildelide il 25/11/2016
    "I Miserabili" è un romanzo imperdibile di letteratura francese, tra i più importanti a livello internazionale. Victor Hugo ha intriso quest'opera con tutta la sua esperienza umana, concependo una sto...
    Continua a leggere >
    Trama ben strutturata, godibile dall'inizio alla fine
    Nessuno
  • agave
    opinione inserita da agave il 13/10/2016
    I Miserabili è uno dei capolavori di Victor Hugo, un classico sempreverde che io ho letto nell'adolescenza. Del romanzo mi ricordo bene 2 cose; la prolissità venefica di certe digressioni, come quella...
    Continua a leggere >
    Le vicende narrate
    Certe digressioni verbose