Opinione su I viaggi di Gulliver - Jonathan Swift: Tanti mondi, i soliti problemi
Tanti mondi, i soliti problemi
03/04/2019
Vantaggi
Storia attuale in ogni epoca, avventure, riflessioni
Svantaggi
No
Il protagonista è il medico Lemuel Gulliver, che durante i suoi viaggi per mare subisce ahimè il naufragio della propria nave e quindi si risveglia su una spiaggia dove un esercito di omini in miniatura l'ha immobilizzato in attesa di decidere cosa farne di lui. Scopre così di essere approdato a Lilluput, un regno dove lui è un gigante e tutto è in miniatura, ma dove le dinamiche sono praticamente le stesse che a casa propria, fatte di strane usanze, guerre sceme e giochi di potere.
Spettatore e "incomodo", ma anche aiutante di questi omini, vivrà diverse avventure prima di naufragare di nuovo in una terra opposta, Brobdingnag, dove lui è un uomo in miniatura e ogni cosa è gigante. Qui di solito si fermano le edizioni per ragazzi, i film e la conoscenza di molta gente.
In realtà Lemuel continua i suoi "naufraggi" e incontra anche un'isola piena di sapienti statici, Laputa; e infine la pacifica terra degli Houyhnhnm che sono cavalli dall'intelligenza assai superiore a quella umana.
Da notarsi che il termine "Yahoo", famoso motore di ricerca, proviene da questo romanzo, e indica il nome con cui i cavalli chiamano gli ominidi stupidi che convivono con loro.
L'occhio del dr. Gulliver è sempre quello di un osservatore preso in mezzo dagli eventi, come potrebbe esserlo quello dell'uomo comune preso in mezzo da una società schematica e piena di tradizioni opinabili. Per vari motivi non può far molto per cambiare le cose, nè col potere di un gigante nè in tutte le altre condizioni.
Ogni volta riporta a casa in Inghilterra idee e spunti che potrebbero salvare anche il proprio mondo, ma tutto quello che ottiene è di essere giudicato pazzo.
Lo status mentale con cui fa ritorno dalla perfetta società dei cavalli e vede le miserie cui l'essere umano si autocondanna è esattamente quello che provo io ogni tanto quando cammino in mezzo alla gente...
Credo possa piacere molto a chi è critico verso la società e un po' misantropo, e lo consiglio sia in italiano che in inglese.
Fra gli adattamenti cinematografici l'unico che mi è piaciuto per regia e completezza è la miniserie di due episodi del 1996 con Ted Danson.
Assolutamente orribile l'adattamento moderno con Jack Black, che comunque odiavo già di mio.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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