Giallo Svezia -il bambino segreto -NI!
Vantaggi
??????????????????
Svantaggi
decisamente insipido
La buona Camilla ci offre un vero e proprio tributo alle famiglie allargate ( molto probabilmente la sua è tradizionalissima, è in genere un classico in questi casi); donne con figli di un primo matrimonio che si mettono con l'ex della sorella a sua volta con prole, e ne restano incinte, facendo perdere la ragione al lettore che cerca di capire chi siano tutti questi bambini e di chi siano figli; poliziotte che con la propria compagna mettono su famiglia con tanto di bambino procreato tramite fecondazione esterna di un donatore, fratellastri che saltano fuori dopo decenni, ex mogli a loro volta risposate e con figli, che tentano di recuperare gli ex mariti a loro volta con bambini,insomma, il panorama quasi completo sulle famiglie alternative, etero e non. Il tutto, condito con uno stile spesso irritante da quanto è sciocco, con parole come "manine", "visetti", "testolina","braccine", e altre robine simili usate troppo spesso, oltre a frequentissime escursioni in divagazioni logorroiche e del tutto ingiustificate. In questa babele, Camilla si ricorda anche di inserire il nocciolo della questione, ovvero un giallo la cui trama, che affonda le proprie radici nel periodo storico della seconda guerra mondiale, sarebbe anche di per sé interessante. Si salvano le ultime 100 pagine, ma che fatica arrivarci. Storia troppo melensa, pappine, cioccolatini, pannolini, gravidanze inattese, pianti isterici, ex che rispuntano, dialoghi sdolcinati e stucchevoli che non fanno nemmeno gli adolescenti, più che un giallo uno sconclusionato fotoromanzo. Storia trascinata con forza dall'autrice per tre quarti della narrazione, di tutti i libri letti della Lackberg quello più insipido, poco ispirato.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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