Opinione su Il Canto delle Montagne - Le Orde dell'Oblio - Cristian Vitali: Terzo libro della saga Fantasy
Terzo libro della saga Fantasy
26/06/2020
Vantaggi
In conclusione, con questo volume l'autore non solo torna ai fasti del primo libro, ma li supera regalandoci qualche centinaio di pagine di ottimo intrattenimento letterario
Svantaggi
solo per gli amanti del fantasy
Eccoci arrivati al terzo volume de Il Canto delle Montagne -Le Orde dell'Oblio- dell'autore Cristian Vitali. Questo volume si può definire un libro di "raccordo" tra ciò che è stato già narrato, e ciò che verrà e devo dire che Cristian ha superato tutte le incertezze che avevo notato nel libro precedente, realizzando un libro che lascerà il segno, e che può far capire molto della formazione di Cristian, a livello letterario, spirituale, umanistico.
La trama di questo libro non fornisce sostanziali colpi di scena ( a esclusione di una rivelazione su Tànantos ) in quanto, ciò che accade ce lo aspettavamo : l'ascesa del male e l'agonia della speranza. Eppure l'Autore, attraverso il viaggio della compagnia di Norys, e delle sue numerose tribolazioni, riesce a realizzare quello che a mio parere è un grandioso segmento di avventura in questa saga, collocando la sua visione fantastica in quella sfera epica e drammatica propria di un fantasy puro e senza contaminazioni. E lo scenario in cui si svolgono gli eventi, ovvero la natura selvaggia di Meridia, è a mio parere il vero protagonista della storia ; ci si immerge tra montagne innevate e boschi sempre verdi, tra silenzi assoluti e laghi purissimi, tra fortezze dimenticate e immense e millenarie opere architettoniche...è la quintessenza del fantasy epico e avventuroso, a mio parere probabilmente le migliori pagine di fantasy italiano che io abbia mai letto. Molto buone anche le parti che vedono l'evoluzione del personaggio di Eleanor, e l'epica battaglia al lago sotterraneo.
Se proprio vogliamo trovare un difetto in questo libro, è forse l'eccessivo accostarsi di Cristian al Signore degli Anelli, non tanto come struttura dell'ambientazione quanto come struttura di narrazione, ma tutto sommato può starci che un Autore ancora esordiente, si inspiri al suo scrittore preferito.
Dal punto di vista tecnico l'autore continua con il Narratore onnisciente ( buona scelta ) però, ancora una volta, il punto di vista non è centrato su un singolo personaggio, ma salta da personaggio a personaggio numerose volte nell'arco dello steso capitolo. Non voglio dire sia un errore, in quanto non inficia fatalmente l'esperienza di lettura, ma a mio parere è un limite, perché non si riesce mai a stare nel vivo dell'azione, cosa che succederebbe se invece si utilizzasse la terza persona limitata ( migliore saga di esempio : Song of fire and ice di George Martin ). In conclusione, con questo volume l'autore non solo torna ai fasti del primo libro, ma li supera regalandoci qualche centinaio di pagine di ottimo intrattenimento letterario
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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