Opinione su Il cavallo rosso - Eugenio Corti: Libro storico molto interessante

Libro storico molto interessante

15/06/2020

Vantaggi

Trama, testimonianza storica unica, personaggi

Svantaggi

nessuno


E’ un romanzo storico in buona parte autobiografico, che offre uno sguardo diverso, quello di un uomo profondamente cristiano sulla storia, sul essere italiani e sul essere propriamente uomini. Si può non essere d’accordo su quanto espresso, ma le critiche contenute nel libro, che si basa su fatti realmente accaduti, permettono delle riflessioni che sono molto attuali.
La storia va dalla campagna di Russia agli inizi degli anni '70, i protagonisti sono un gruppo di giovani di Nomana (cittadina brianzola realmente esistente) : Ambrogio, Stefano, Michele, Manno, Luca, Pipino e le loro famiglie in particolare quella di Ambrogio. La trama è divisa in tre parti a seconda del periodo storico raccontato.
1° Cavallo Rosso
La seconda guerra mondiale. Tutti i ragazzi vengono inviati in battaglioni diversi a combattere in Russia (tranne Manno in Africa). La trama qui potrebbe essere prevedibile, tutti pensano alla disfatta della campagna di Russia per il freddo, la fame, l’equipaggiamento inadeguato, l’incapacità dei gerarchi, ma l’autore che ne è un sopravvissuto ci racconta di più. Di italiani uccisi dalla stupidità, dalla pigrizia di altri italiani., dalla mancanza di gerarchia e di comando.
Non tutti i ragazzi tornano vivi, e per qualcuno “chi rimane come un mucchietto di ossa sulla neve” c’è solo il ricordo. Michele invece rimane in uno stato di non vita in un lager russo.
2° Cavallo Livido
La parte finale della guerra lascia spazio anche ai partigiani, in particolare a quelli della Val d’Ossola t e a Manno l’idealista e quei eroi che si arruolarono nell’esercito regolare del sud per “dare ordine” ad un’Italia allo sfascio, combattere e morire a Cassino.
Michele rimane nel lager a guerra finita. La descrizione della “non vita” dei prigionieri italiani, dei deportati è la parte più straziante.
Per gli altri sopravvissuti invece il ritorno alla normalità e alla guerra quotidiana che ognuno di noi compatte.
3° L’albero della vita.
I ragazzi sono ormai adulti. Negli anni ‘50 Un fa l'imprenditore, Michele che
fa l'insegnate cerca di far capire cosa è successo in Russia con scarsi risultati.
Lo sguardo è quello di un cristiano, ma non va tradotto questo termine con bigotta, anche se in alcune parti lo è, ma come uomo attento ai valori fondamentali condivisi da altre religioni e da chi si può definire propriamente uomo: la vita, la dignità, il dovere e il coraggio, e vuole dare testimonianza che si può vivere con tali valori anche se il mondo va in una direzione opposta.


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Altre opinioni degli utenti su Il cavallo rosso - Eugenio Corti

  • filicolorati
    opinione inserita da filicolorati il 10/07/2020
    APPUNTI: La trama del libro abbastanza complessa poggia le sue fondamenta su fatti realmente accaduti che sconvolsero l'Italia e l'Europa negli anni tra il "1940 e il 1970". Il libro "Il cavallo rosso...
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    Una straordinaria epopea corale che racconta chi eravamo e perchè siamo diventati quello che siamo, ripercorrendo i momenti salienti della storia del Novecento.
    non facile in certi passaggi da seguire