Opinione su Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve: Una sorta di Forrest Gump svedese...

Una sorta di Forrest Gump svedese...

"Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve" è un film tra la commedia e il drammatico tratto da un romanzo svedese di Jonas Jonasson, che ha avuto un notevole successo sia in madrepatria sia all'estero, essendo poi stato tradotto in oltre trenta lingue. Questi erano i presupposti e mi incuriosiva non poco.

"La prima a urlarmi contro fu mia madre..."
Così il protagonista centenario di none Allan inizia la narrazione, raccontando di sé e della sua vita. Questi decide di fuggire dalla casa di riposo, senza meta.
Arrivato alla stazione degli autobus, il vecchiardo protagonista si imbatte in un giovane, insolitamente un pò troppo fiducioso di lui.
Non potendo andare in gabinetto a motivo di una grande valigia che trasporta, infatti, gli chiede al di tenerla d'occhio per qualche minuto.
Per vecchiaia, o per chissà che motivo, quando arriva l'autobus, Allan vi sale portando l'ingombrante valigia del strano biondo giovane.
Quest'ultimo è in realta un criminale appartenente ad una banda narcotrafficante...
Questo è solo l'inizio di una serie di vicende assortite, più o meno verosimili che si vedranno sullo schermo...

Tutta la storia è costellata da equivoci e insolite o surreali vicende, e viene narrata in una linea temporale cronologica, ma sono presenti svariati flashback che ripercorrono la vita del protagonista, con una galleria di personaggi improbabilissimi.
Degno di nota è il convincente lavoro di trucco sul protagonista interpretato da Robert Gustafsson; ho saputo più tardi che è un attore abbastanza giovane, nel film interpreta Alan sia da giovane che da uomo anziano... Bel lavoro in questo aspetto, che ha meritato una nomination all'Oscar 2016 per il trucco...

A parte certe scene di aggressività, e un certo fastidioso linguaggio di certi personaggi, il film ha uno di quegli ormai "classici" toni moderni, in parte ironici in parte drammatici, con una certa cinicità per certi temi "delicati".
Devo dire che la colonna sonora portante del film è azzeccata, secondo me guardando e ascoltando i primi 5 minuti (ma anche dal trailer), ha gia "capito tutto", riguardo lo stile del film...
In tal senso "Forrest Gump" era piu "serio" e sentimentale, da quel che ricordo.

Questo l'ho visto piuttosto freddo e cinico, e non credo proprio che sarebbe un film che rivedrei...

E' comunque originale... Ma dà una sorta di "morale", quella più vicina alla mentalità odierna di questa societa: "vivi senza pensare troppo"... Che in parte, e in certi casi, posso anche esser d'accordo...
Cosa originale e ancor più surreale è il fatto che il protagonista ha vissuto diversi momenti storici importanti, spesso condizionandone la storia umana intera...
Che dire, in questo senso è un ancor più esagerato "Forrest Gump". In questo senso di certo intrattiene e incuriosisce...
Seppur nella parte finale ci sia stato meno ritmo, la conclusione non mi è dispiaciuta...

Il DVD da me visionato non ha contenuti extra, e non avrei nulla da segnalare, se non un colorato e simpatico menu animato, e la presenza delle lingue Ita-Svedese e i sottotitoli per i non udenti.
Tenendo conto anche della povertà dell'edizione dvd, seppur di qualità soddisfacente, non credo proprio che lo rivedrò ma potrei personalmente consigliare a chi ha apprezzato un film simile come Forrest Gump con il suo concetto-base narrativo (uomo che racconta e che ha vissuto vari eventi storici e avventure, narrato con vari flashback) e con una notevole spruzzata di cinismo, ma che in generale sconsiglierei a prescindere...

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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