Opinione su Il cielo in gabbia - Christine Leunens: La guerra l'abbiamo vinta noi!
La guerra l'abbiamo vinta noi!
04/07/2020
Vantaggi
storia commovente e coinvolgente
Svantaggi
nessuno
Ho letto il libro di Christine Leunens “Il cielo in gabbia”, ma se è vero che esso è stato la fonte d'ispirazione, il punto di partenza per il regista Taita Waititi nella creazione del suo bel film JoJo Rabbit, è anche vero che l'autrice del libro gli ha concesso completa libertà di traduzione nella forma scenica.
Il libro è scritto in prima persona dal protagonista che all'inizio della storia è davvero piccolo e attraverso le pagine parla di sé, ma in realtà racconta la storia di Vienna e dell'Austria dall'Anschluss del 1938 in avanti.
Johannes Betzler, il ragazzo, vive in una villetta con madre, padre e la nonna che ama molto, ma la vera gioia nella sua vita è portata dall'ammissione nella Gioventù hitleriana: quell'uomo (Hitler), pensa, gli ha cambiato la vita, facendogli capire quanto lui e la razza ariana siano superiori, quanto si debba fare per la patria e contro le razze inferiori. Allo scoppio della guerra lui è ancora piccolo per l'arruolamento, ma non per la protezione della città, così viene messo nell'antiaerea, rimane qui ferito molto gravemente e addirittura perde un braccio.
Da allora nella convalescenza e anche dopo sta molto più a casa e vedendo dei movimenti strani della madre, si accorge che in soffitta in un anfratto è nascosta una ragazza, Elsa, ebrea, una compagna della sorella Ute morta da diversi anni. All'inizio si arrabbia e considera Elsa una della razza inferiore per eccellenza, anzi a volte vorrebbe che fosse scoperta, ma poi le cose prendono un'altra piega: il padre è quasi sempre fuori per la fabbrica e poi finisce in un campo di lavoro, la madre che se ne è sempre occupata, un giorno esce e non ritorna più. Rimane solo lui che deve pensare sia alla nonna malata e vecchia sia ad Elsa, così debilitata e in tali condizioni da aver ormai paura ad uscire dal suo – buco -.
Poi la guerra finisce, ma Johannes che intanto si è innamorato di Elsa che non lo ricambia, le dice che sono stati i Tedeschi a vincere e che quindi lei non può andarsene. Quindi il cielo, cioè la sua felicità, in quanto Elsa comincia ad amarlo, diventa la gabbia in cui lui volutamente ha rinchiuso lei e se stesso. E la gabbia è la sua casa costruita lentamente con i terribili mattoni delle sue continue bugie in uno stillicidio di anni.
Il libro scorre in una storia che presenta con attenzione e capacità l'analisi della psicologia, del carattere e dei comportamenti dei diversi personaggi: la lettura attrae e richiede concentrazione e riflessione.
Lettura consigliata.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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