Opinioni Il cigno

Vidi questo film da bambina e mi rimase molto impresso. Siamo in Ungheria all'inizio del secolo scorso. L'incantevole e fredda principessa Alessandra, interpretata dall'affascinante Grace Kelly, riceve nel proprio castello la visita di un principe ereditario, pretendente al trono, interpretato da un...
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Mancava poco al matrimonio di Grace Kelly con un vero principe quando arrivò sul grande schermo una commedia romantica, Il Cigno del 1956. Il film sembra quasi calcare il reale o il reale ispirarsi alla commedia, fatto sta che la Kelly, in una delle sue ultime interpretazioni sul grande schemro prima di ritirarsi impersonò una principessa, promessa sposa ad un principe ma innamorata del povero. Nella realtà del vero principe era anche innamorata ma si sa che nella fiction l’eroe romantico è sempre povero in canna. Alexandra è una principessa che la madre vuole a tutti i costi sposata con un Albert, principe di una potente dinastia europea ricco ma non più giovanissimo. La ragazza però è invaghita di Vincent, medico di corte e suo tutore. Il giovane corrisponde i suoi sentimenti, ma la ragion di stato ha la meglio rispetto ai sentimenti. La pellicola è un classico delle storie romantiche, forse non il film più iconico della Kelly ma uno di quelli stranamente più realistici se si considera il vissuto dell’attrice dopo l’abbandono delle scene. Stupendi i costumi, ottima l’interpretazione degli attori. Un bel film classico e ricco di fascino.
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"Il cigno" è il racconto agrodolce dell' incantevole principessa Alexandra ( Grace Kelly ) che si innamora del suo bel tutore Nicholas ( Louis Jourdan ), tutto incorniciato dal tenero dettaglio che principe Albert a cui è fidanzata ( interpretato da Alec Guinness ) è un ragazzo onesto che chiede volontariamente la mano di Alexandra, anzichè forzare la richiesta. Questa commedia romantica dal tocco classico è diretta dal regista Charles Vidor, dura 108 minuti ed è del 1956. Grace interpreta la regalità con garbo ed eleganza, esattamente come ha fatto nella realtà; ho apprezzato l' aggraziata recitazione emotiva di Grace e quella distinta di Louis, la presenza sempre luminosa di Agnes Moorehead e l' assenza del classico finale fiabesco.
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Questo è uno dei film più belli di Grace Kelly ed è quello in cui lei appare più bella e altera. Interpreta Alessandra una giovane nobile che la madre Beatrice vorrebbe far sposare ad un principe ereditario per riacquistare lo status regale che la famiglia ha perso. L'occasione si presenta grazie alla visita del principe ereditario Alberto, ma lui sembra interessato a tutto tranne che a lei. Alessandra è oltre che bella è molto altera tanto da essere chiamata il cigno per la sua eleganza ma anche per la distanza che pone tra lei e gli altri. La madre per smuovere le cose decide di ingelosire Alberto chiedendo ad Alessandra di invitare al ballo il giovane e bello istitutore Nicolas. Il poveretto però è da sempre innamorato di Alessandra e la situazione prende una brutta piega. Il finale però non è così scontato. Il film è fel 1956 e ha le caratteristiche di quella epoca, pose teatrali, niente primi piani, grande compostezza e amore platoncompostezzanon da prova da grande attrice eppure sembra perfetta nel ruolo di principessa. Mi son sempre chiesta cosa ha pensato il principe di Monaco vedendo questo film. Questi film sono belli perché sono puliti e non hanno bisogno di trame astruse o effetti speciali. C'è l'ironia del personaggio di Alberto a dare vivacità a tutto, c'è il dramma e l'amore. Un bel film che ho visto più volte e che riguarderei, lo consiglio a chiunque. Riguardare i vecchi film fa apprezzare a volte meno quelli moderni.
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