Thriller danese.
Asger è un poliziotto sull'orlo di una crisi di nervi, relegato a rispondere alle chiamte di emergenza e in attesa del processo sul suo oeprato si troverà dinanzi la chiamata di una donna rapita che non sa cosa fare.
Questo film stupsice perchè mostra che anche i nordici non sono glaciali, ma, pur mantenendo la freddezza, capaci di provare emozioni ed è quello che succede al protagonista in un momento topico della sua vita.
Il film è ben fatto perchè, pur essendo tatalmente girato dentro una stanza con un solo protagonista che sta tutto il tempo al telefono riesce a genrare la tensione gisuta di un thrilller. E credo sia per questo che si stato premiato per una regia bravissima e un protagonista davvero unico, tutto racchiuso in un minutaggio accetabile.
Detto questo non è il mio genere preferito e, pur avendo apprezzato la tecnica e gli sforzi, non mi ha entusiasmato più di tanto il film che è una sorta di thriller poliziesco.
Lo consiglio vivamente agli amanti del genere che possono così vedere un punto di vista nuovo, diverso e unico sul genere.
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