Amara realtà
In questa pellicola di Armando Trovajoli vediamo le brutte avventure di un commissario di provincia con qualche piccolo e innocuo segreto da nascondere per mantenere la facciata, ma che si trova di fronte a tutta la corruzione possibile e immaginabile visti i costumi piuttosto discinti dei suoi concittadini putativi. In mezzo ad una inchiesta per la buon costume uno dopo l'altro vari personaggi rivelano il loro lato nascosto e si costruisce tutta una rete di tessuto sociale allo sbando. Quando l’integerrimo commissario che integerrimo non è, ma che vuole apparire tale agli occhi pubblici si trova a dover fare le scelte viene sempre più fuori in evidenza il fatto che forse questa sua politica e questa inchiesta non devono andare avanti, creando una spirale di confusione nel comportamento di questo poliziotto con un po' di caos che peggiora progressivamente trasformando il film in qualcosa di claustrofobico, ma sempre con un certo spirito che ha qualcosa di apparentemente eterno, perché certi scandali continua a essere perfettamente identici anche al giorno d'oggi. come sempre un film di Tognazzi che fa sorridere ma che alla fine mette tantissima paranoia.
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