Una vita unica
Vantaggi
Storia bellissima e originale
"Il curioso caso di Benjamin Button" è un film di produzione statunitense del 2008. Le case di produzione che si sono occupate della realizzazione sono la Warner Bros. e la Paramount Pictures, la regia è di David Fincher. La pellicola è basata su un racconto breve del 1922 scritto da Francis Scott Fitzgerald per un quotidiano americano. Il soggetto del racconto breve, e poi dell'opera cinematografica, è stato elaborato da Fitzgerald sulla base di alcune riflessioni fatte da scrittori e intellettuali a lui precedenti. La vicenda segue l'intera vita di Benjamin Button, uomo dalla vita molto particolare. Benjamin nasce nel 1918 a New Orleans in una famiglia borghese, ma sin dall'inizio la vita si presenta per lui difficoltosa; sua madre muore di parto e lui ha un aspetto dalla parvenza deturpata per via delle numerose patologie da cui è affetto. Suo padre Thomas, afflitto dal dolore, decidere di abbandonare il neonato sugli scalini di una casa. Casa in cui vive Queenie, donna di colore che gestisce, con l'aiuto del marito e di un medico, una casa di riposo. La donna prende quasi immediatamente la decisione di tenere con sé il piccolo Benjamin, anche se affetto da svariate malattie solitamente presenti in persone di età avanzata, e di crescerlo insieme agli ospiti della casa come un figlio. Nel corso degli anni Benjamin cresce, insieme alla crescita inspiegabilmente le condizioni della sua salute inspiegabilmente migliorano, ma il bambino, per via dell'innocenza della sua età, non si rende conto della differenza fra lui e le altre persone da cui è circondato ogni giorno. Progresso per progresso, la vita al contrario di Benjamin va avanti e si intreccia in modi sempre diversi, straordinari e quasi casuali con quella di molti altri. "Il curioso caso di Benjamin Button" è senza dubbio un film di ottima qualità, fatto confermato anche dalla candidatura a ben 13 premi Oscar, di cui poi ha vinto quelli come miglior scenografia, migliori effetti speciali e miglior trucco nel 2009. La pellicola, secondo me, oltre che gli indiscutibili pregi tecnici ha anche una poesia unica, che rispecchia uno stile di vita fuori dal tempo e alle costrizioni sociali. Rappresentatrice dell'intero film è la connessione metaforica tra Benjamin e l'orologio costruito in memoria dei caduti della guerra ricordato da Daisy Fuller nell'incipit.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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