L'inizio di Bridgerton
Il duca e Io è un romanzo rosa pubblicato qualche anno fa dalla scrittrice americana Julia Quinn, e di recente tornato alla ribalta tanto da essere ripubblicato dagli Oscar Mondatori in concomitanza con l'uscita su Netflix della prima stagione della serie televisiva a lui ispirata. Questo libro è il primo di una lunga serie, in tutto conta sette libri, ognuno con un protagonista diverso appartenente alla famiglia dei Bridgerton, una sfilza di sette fratelli.
Ho letto il libro dopo aver visto la serie televisiva, per curiosità e interesse anche perché per quanto la storia fosse scontata e a tratti frivola era quel genere, da copertina di Linus che intrattiene il giusto e si mantiene molto scorrevole nel mentre. La protagonista è la giovane Dafne, quarta figlia del visconte Bridgerton, scomparso già da qualche anno e di sua moglie Violet. La ragazza ha già fatto il suo debutto in società da un annetto o due, ma sembra essere la classica buona amica di chiunque, per quanto bella e di buone maniere. Il ritorno a Londra del nuovo duca di Hasting, il giovane e bello Simon Bassett, getta tutte le donne in età da marito e le loro madri in subbuglio. Il ragazzo ha ereditato il titolo dal padre scomparso di recente ma non ne vuole proprio sapere di sposarsi. Peccato che gli altri non siano dello stesso avviso. Il giovane duca, che immancabilmente ha occhi azzurri e capelli neri, tratto che nel telefilm viene completamente stravolto e direi anche in maniera positiva, decide di trovare una soluzione poco ortodossa al suo problema. Insieme alla giovane Dafne ordisce un piano che ha del potenziale per essere disastroso e telefonatissimo, fingersi innamorati e sperare che lui sia così lasciato in pace, mentre lei possa attirare le attenzioni di giovani e bei ragazzi nobili e aspirare al tanto agognato matrimonio.
Ho letto questo libro nel giro di una settimana senza metterci neppure troppo impegno, è estremamente scorrevole e leggero. Avendo visto prima il telefilm sapevo di che trattasse ma lo aspettavo più corale, invece è completamente incentrato sui due soli protagonisti mentre gli altri fanno solo da sfondo. La serie Netflix si è ispirata alla trama diciamo quasi a metà perché ci sono molte altre dinamiche, ma nn mi è dispiaciuto notare delle differenze, che fanno comprendere meglio i protagonisti, Certe dinamiche sono anche simpatiche e situazioni leggere per un classico romanzo rosa, che strizza l'occhio al genere ma che conosce Jane Austen senza nessuna pretesa di arrivare al suo spessore.
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