Dal libro un film per tutta la famiglia
Vantaggi
setting, trama e morale di fondo
Svantaggi
se non piace il genere
Di recente mi è capitato di rivedere in chiaro un film che avevo visto moltissimi anni fa, Il Giardino Segreto, film del 1993 tratto dall'omonimo romanzo di Frances Hodgson Burnett. Il film è stato il secondo in ordine di tempo a proporre sul grande schermo la trasposizione del romanzo di formazione della scrittrice inglese, l'altro risale alla fine degli anni Quaranta. Il soggetto del romanzo però è vivissimo nella memoria anche per un anime giapponese che vidi anni fa. Mary è una bambina di dieci anni che ha vissuto per tutta la vita in India ma che alla morte dei genitori è costretta a rientrare nella campagna inglese dove ha il suo castello lo zio, ultimo parente a restarle in vita e suo tutore. La piccola completamente spaesata nella fredda brughiera fa amicizia con i domestici e grazie ad un piccolo pettirosso un giorno scopre una porta che conduce in un giardino completamente abbandonato. A poco a poco i segreti della famiglia tornano a galla. Lo zio concede alla nipote il permesso di piantare di fiori, anche se è angosciato dalla sua presenza perché essendo figlia della sorella gemella della moglie, le somiglia molto. Nel castello c'è poi un altro bambino Colin, il cugino, che ha sempre vissuto protetto nelle sue stanze a causa della salute cagionevole. Il giardino diventerà un mezzo per la famiglia di ritrovare un nucleo di appartenenza e per i bambini di crescere e insegnare qualcosa ai grandi. Film molto bucolico e campestre. Belli i setting e la scelta dei colori, bravi anche i piccoli attori perno di tutta la storia.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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