Il sapore verace della giovinezza
Ho letto Il giovane Holden diversi anni fa, ma è quel genere di romanzo che rimane impresso anche a lunga distanza. La storia, in cui Salinger prende generoso spunto, credo, dalla sua esperienza personale, racconta alcuni giorni di vita di un ragazzo di buona famiglia che si trova immerso in esperienze per lui inedite. Una specie di viaggio on the road esteriore e interiore, che il giovane vive con occhi curiosi, stupefatti e partecipi. La bravura di Salinger è riuscire a comunicare alla perfezione quell'ingenuità e scoperta del mondo possibile solo a quell'età. Così il lettore segue le vicende di questo ragazzo senza un attimo di noia, ma anzi riuscendo ad assaporare quell'eco di giovinezza che trapela dalle pagine. Il ritmo è fluido e lo stile è stato giustamente premiato con una notorietà che dura ancora dopo diversi decenni. Ottima anche la traduzione di Einaudi, per chi non legge in inglese. Oltre al romanzo, a me aveva incuriosito anche la storia dello scrittore, che se ben ricordo dopo quel primo capolavoro non è più riuscito a produrre altre opere del medesimo livello. E che ha preferito rinunciare alla celebrità dal vivo per preservare la propria quiete esistenziale.
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