Cupo e inquieto
Ho visto per la prima volta questo film in televisione. La storia è cupa, un po' pesante, ma affascina per tutto il tempo con i suoi strani luoghi e strani personaggi. La protagonista è una bambina che intraprende uno strano percorso guadata dalla presenza di un'inquietante fauno. Il regista è stato grandioso nel creare la giusta suspance, un continuo senso di malinconia che pervade il film. La figura del fauno è un po' ambigua, pare voler essere d'aiuto alla bambina ma allo stesso tempo sembra mosso dalla perfidia. E poi fantastici i costumi dei personaggi, i volti di queste inquietanti creature fantastiche, con quel tocco bizzarro e cupo che solo Guillermo Del Toro sa dare. Non mi ha convinto il finale, non sono riuscita a cogliere il vero significato della storia, non ho compreso bene dove volesse andare a parare. Tutta l'avventura sembra quasi un delirio che propende verso la tragicità. Questo fauno pare un essere infimo e la bambina non sembra accorgersene o non dare importanza alla cosa. Personalmente, è un film che mi ha confuso, lo considererei bello da vedere almeno una volta nella vita, ma non uno dei migliori lavori di Guillermo Del Toro. Forse proverò a leggere il libro, forse riuscirò a capire meglio il significato della storia.
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