Il Margutta
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Da ben trentatré anni il ristorante Margutta, a Roma, si pone come punto di riferimento per i vegetariani. Una filosofia di vita prima ancora che una scelta culinaria, alla quale si accompagna il puntare su materie prime prodotte solo ed esclusivamente in agricoltura biologica.
Il termine Ristor'arte del quale si fregia non è casuale e non abbraccia solo i cibi, presentati sempre con molta cura e in maniera impeccabile. L'occhio vuole la sua parte, ma al Margutta è possibile accontentare tutti e cinque i sensi. Nell'ora dell'aperitivo è infatti possibile ascoltare del buon jazz, mentre si cena si possono invece ammirare i quadri di artisti contemporanei che decorano le ampie sale. Un servizio efficiente e sempre presente non fa mai sentire solo il cliente, accontentandolo in qualsiasi richiesta. Con garbo, gentilezza ed eleganza. Per quanto riguarda il versante puramente culinario, bisogna sottolineare un menù estremamente vario e ricco modificato a seconda della stagione. Questo perché si punta all'uso di prodotti di stagione, oltre a pasta e dolci rigorosamente realizzati dal cuoco e dal pasticcere del ristorante.
Le portate, tutte ovviamente vegetariane, riescono ad incuriosire ed ingolosire qualsiasi palato. Degne di una menzione speciale le melanzane preparate in svariati modi, gli spettacolari risotti, ma soprattutto i dolci sia al cioccolato che alla frutta.
Una carta dei vini che definirei sontuosa, vista l'ampia scelta tra ben oltre cento diverse marche e tipologie. Nonostante i costi non proprio economici, è possibile scegliere fra tre diversi menù fissi che vanno dai 26 ai 60 euro e che offrono comunque una buona varietà di portate.
Un ottimo ristorante questo, ma non esente da alcune lievi pecche. La prima in realtà non è imputabile alla struttura, quanto alla sua collocazione, a pochi passi da via del Corso e piazza del Popolo, zone dov'è difficilissimo trovare un posteggio. Il secondo aspetto invece riguarda la musica di sottofondo, qualche volta proposta ad un volume troppo alto. Piccoli nei che non vanno comunque ad intaccare la piacevolezza dell'insieme.
IL LOCALE.
Una volta arrivato l'impatto con il locale mi lascia a bocca aperta. La location è sicuramente suggestiva, mi trovo in una delle più belle zone di Roma. A pochi passi da Piazza del Popolo e soprattutto in una traversa che porta su Via del Corso. Quello che circonda il ristorante pare influire positivamente sull'ambiente in cui andrò a cenare.
Spazi ampi, allo stesso tempo eleganti e ben curati. I dettagli non sono mai lasciati al caso. L'arredamento moderno non soffoca la necessità di creare degli spazi gradevoli ed al contempo tradizionali. Il Margutta non è solo buon cibo, ma anche uno spazio dove godere dell'ottima musica proposta. L'aperitivo si sposa spesso con il Jazz e trovare una serata con musica dal vivo non è mai un caso.
La bellezza di questo locale è data dal connubio tra stili ed esigenze diverse. L'eleganza si sposa quindi con l'apertura verso una clientela di ogni tipo. Senza mai trascendere nel cattivo gusto. Ampie sale contornate da vetrate che danno sulla strada, per far vedere quello che si può scoprire una volta entrati.
MENÙ
I cibi proposti si differenziano per l'uso delle materie prime, esclusivamente biologiche. Una scelta che punta alla qualità ed all'incentivare l'uso di prodotti che non hanno contribuito all'inquinamento del territorio d'origine. A partire dall'olio, sempre e solo extravergine, per finire alle tante verdure utilizzate. La pasta e i dolci sono sempre prodotti in loco, dai cuochi e dal pasticcere.
Il Margutta propone menù specifici a seconda della stagione.
Una scelta logicamente conseguenziale all'idea di base del ristorante. Prodotti di stagione serviti solo nel giusto periodo. Il tutto è sempre ben curato e presentato, forse in maniera ossessiva.
L'appunto che posso fare al locale è infatti questo. Le pietanze sono sempre ottime e gustose, ma l'attenzione che si pone nella presentazione dei piatti molto spesso mette in secondo piano l'aspetto importante che il cliente si aspetta di trovare in un ristorante. Quello del gusto accompagnato da un piatto sostanzioso.
I menù proposti sono molto vari ed allo stesso tempo ricchi.
Margutta mette a disposizione dei clienti menù fissi, proposti a seconda della stagione. Una scelta ampia e diversificata a seconda del prezzo.
Si va dai 26 euro ai sessanta. La carta dei vini segue il trend del locale, con oltre cento proposte e tutte rigorosamente bio.
IL MARGUTTA SECONDO ME.
Come detto ad inizio della mia recensione, avevo dei dubbi su questo locale. Non sono vegetariano, ma non ho nessun problema a passare una serata in un locale che propone tutto fuorché la carne.
Amo cucinare ed anche per questo dovrei frequentare i ristoranti vegetariani. Li trovo una ottima scelta per conoscere e capire modi alternativi per utilizzare dei classici prodotti come verdure e legumi. Una serata senza carne non può farmi male, ma può arricchirmi di conoscenze sui modi diversi per preparare ingredienti che poco apprezzo (e poco conosco).
La sera al Margutta è stata più che positiva. A dirla tutta è stata ottima. La cena è stata ottima e soddisfacente, nonostante le perplessità sulle porzioni. Queste ultime effettivamente erano piccole. Ben proposte, ma non sempre in grado di soddisfare il mio palato.
L'elegante cornice che il Margutta ci offre, la splendida disponibilità del personale e la colta scelta dei piatti offerti non possono che farmi suggerire questo locale.
La scelta più adatta se si vuol far colpo su qualcuno, la soluzione migliore per una cena romantica. Il locale migliore per una cena di lavoro
Il Margutta merita una visita, senza se e senza ma.
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