Il mostro della comicità
Non dimenticherò mai questo film quando sono andato a vederlo al cinema e stento a guardarlo quando lo riprpongono in televisione eprchè mi mostra quanto sono invecchiato e quanto tempo sia passato; era meglio quando ero giovane e un film come questo mi faceva ridere a crepapelle.
Ricordo ancora oggi come durante la prima parte del film stentavo a respirare e le lacrime agli occhi di quanto fosse silerante, ma ora non mi fa più lo stesso effetto, niente mi fa più questo effetto.+
Il film racconta la storia di Loris, un disoccupato cronico che vive di espedienti in città e viene scambiato dalla polizia per un maniaco sessuale criminale, ma non riescono a prenderlo con le mani nel sacco. Così mandano Jessica, agente sotto copertura, a provocarlo per fare scattare la molestia, ma lui resiste.
Commedia radicata nel suo tempo con uno stile tutto di Benigni, un genio cinematografico che ha elevato la commedia italiana fino a portarla all'Oscar, con merito oserei dire. D'altronde non si dev'essere per forza drammatici per affrontare questioni importanti, spesso lo si può fare anche scherzando.
La prima parte è tutto uno scherzo, una satira, ma poi il film rallenta per fare riflettere lo spettatore ed ermgono tute le realtà scottanti della realtà dietro le macchiette dei personaggi che polano l'ennesimo buon film di Benigni.
Un film che ha la sola epcca di essere radicato nel suo tempo e non raggiugenre l'immortalità.
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