Opinione su Il nostro piccolo grande amore: Piccoli, sì, ma con grande cuore
Piccoli, sì, ma con grande cuore
10/01/2017
Vantaggi
Buoni sentimenti, fiducia nella vita nonostante le difficoltà
Svantaggi
Nessuno
Ho gioito e mi sono dispiaciuta con i protagonisti e sono stata felice di poter assistere alle loro battaglie e scelte di vita.
Questo di cui sto parlando é, in realtà, un reality.
I protagonisti sono Jen, affermata dottoressa, responsabile del reparto di neonatologia infantile e Bill, un uomo in carriera dedito agli affari che ha anche un negozio di vendita di prodotti per animali.
In una bellissima casa con giardino e tanto di piscina, vivono le loro vite assieme ai loro due cani.
Detta così sembrerebbe la storia idilliaca e tutti vorremmo essere al loro posto, ma c'é un dettaglio che li rende straordinari, il fatto che sono entrambi affetti da forme di nanismo.
A vederli vicino ai loro ripettivi parenti e genitori sembrano dei bambini, nelle loro famiglie son tutti normali di statura e a loro, invece, ecco é toccato in sorte l'essere più bassi.
Io sono piuttosto bassina e ormai non me ne cruccio, ma loro, oltre ad essere piccini hanno anche tutta una serie di malattie legate proprio alla sindrome nanismo.
Sia jen che Bill hanno trascorso l'infanzia in ospedale e hanno passato la vita tra visite ed operazioni...non una o due, si parla di numeri a due cifre, più di trenta!
Questo perché il nanismo da problemi di postura, la schiena é malmessa e il cuore anche non se la passa benissimo.
Insomma diciamo che non è proprio una fortuna nascere così.
Loro però, grazie anche al supporto di parenti e famigliari, che li hanno sempre aiutati e sostenuti, non trattandoli come diversi, sono riusciti ad affermarsi e a diventare persone di successo.
Cosa dire di questa coppia, sono piccoli per quanto é immenso l'amore che li unisce. Si amano alla follia, bisticciano scherzosamente ma sembrano incapaci di fare quelle liti di più alti toni.
Si sostengono. Si confidano.
Una bellissima coppia ad un certo punto comincia a pensare ad avere dei bambini.
Prova e riprova Jen scopre che non ne può avere.
Ricorrono allora a diverse inseminazioni artificiali, dolorose e stancanti emotivamente e fisicamente e anche rischiose per Jen.
Alla fine rinunciano e provano con la gravidanza tramite madre surrogata ma anche questo tentativo fallisce.
Allora scelgono l'adozione.
Il bambino o la bambina dovrà essere portatore di nanismo, in questo modo loro potranno, grazie alle esperienze di vita che già hanno fatto e grazie alle loro risorse intellettuali, pratiche ed economiche, aiutare una piccola vita a formarsi nel migliore dei modi.
Il bambino arriva, Will, viene dalla Cina ed é adottato piccolissimo, ha solo tre anni quando i suoi genitori fanno il lungo viaggio per andare a prenderlo.
É adorabile, spontaneo, allegro, un buon gustaio e ha un carattere mite ed accondiscendente anche se biricchino, ma quale bambino a tre anni non lo é.
Tempo dopo arriva anche una piccolina, una bimba di nome Zoey anche lei affetta da nanismo e nata, questa volta, in India e di età minore, ha solo 19 mesi.
Quindi per Jen e Bill altro lunghissimo viaggio, questa volta, però, accompagnati anche dal piccolo Will ( impaziente di avere una sorellina) e la tata.
Grazie all'amore e alle cure di Jen e Bill i bambini crescono e riescono a recuperare, nelle curve di crescita, alcuni percentili cosa che non gli sarebbe stata possibile con la vita che avrebbero svolto in orfanotrofio. Questo perché la loro condizione necessità di cure specifiche ed attenzioni particolari e mirate.
I bambini devono adattarsi alle nuove regole, ai nuovi stili di vita.
Tutta un' altra cultura, diversi usi e costumi, modi di parlare.
Tra compleanni, gite, giochi e risate entreremo nel quotidiano di questa dolcissima famiglia.
Personalmente ho seguito tutte le puntate ed é stato bellissimo vedere crescere e maturare Will e Zoey.
Consiglio la visione a tutti quelli che si sono incuriositi, che credono nei buoni valori, che amano i bambini e che vogliono un modello di ispirazione nei momenti in cui pensano di non farcela.
Perché se nonostante tutto Jen e Bill ancora sorridono, vuol dire che la vita dá molte più occasioni di gioia che di dolore.
A volte basta tanto amore per superare i periodi più neri.
Consiglio la visione.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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