Opinione su Il piccolo negozio dei desideri - Nicola May: Un titolo fuori luogo
Un titolo fuori luogo
17/08/2020
Vantaggi
Lettura leggera
Svantaggi
Non è coinvolgente, non mi ha convinto
L’impegno e la determinazione hanno spinto Nicola May a scrivere libri, a realizzare il suo sogno, e questo per me è sempre ammirevole. E’ un’autrice che conosco poco, perché di suo ho letto solo questo romanzo: Il piccolo negozio dei desideri (in lingua originale è The corner shop in Cockleberry Bay). Il titolo mi è piaciuto molto, direi che è stato quasi determinante nell’acquisto, perché poi mi sono lasciata convincere dalla simpatica e rassicurante copertina del libro, e ovviamente anche dal prezzo promozionale.
Rosa Larkin è una giovane donna cresciuta in orfanatrofio, non ha mai avuto una vera famiglia, non sa amare. Cambia lavoro spesso, divide la casa con un affascinante coinquilino – nonché proprietario dell’appartamento – con cui ha un rapporto instabile, mentre adora il suo piccolo e tenero bassotto. La sua vita non è il massimo quando misteriosamente eredita un negozietto con relativo appartamentino, in un pittoresco e sperduto paesino del Devon, dove si trasferisce con il suo piccolo amico a 4 zampe… e qui ovviamente scopre l’origine della sua nascita…
Non è un capolavoro letterario, non mi ha fatto assolutamente vibrare le corde del mio cuore nonostante io sia una gran romanticona, né mi ha messo di buonumore. Aggiungo anche che non è scritto benissimo, non mi è entrato nella pelle, i personaggi non mi sono rimasti nella mente dopo che ho terminato la lettura, e non mi sento neppure di dire che la storia è succosa, divertente, straordinaria come invece si legge nel retro della sovracopertina.
Non è un capolavoro letterario, e credo che neanche l’autrice avesse alcuna pretesa nello scrivere questa storiella. Rientra in quella categoria di lettura leggera che adoro per rilassarmi, una specie di valida alternativa alla tv e al telefonino per stimolare la mia immaginazione, una buona compagnia sulla sdraio al mare o in montagna. Devo però ammettere che non mi ha entusiasmato affatto benchè l’idea in sé per sé non è male, solo che ritengo sia stata sviluppata in modo troppo approssimativo: i personaggi dal primo all’ultimo, mancano completamente di carattere!
In conclusione posso dire solo: Mia cara Nicola May, il tuo Piccolo negozio dei desideri, per me è stata una lettura piuttosto noiosa, non so se leggerò qualche altra tua opera, potrebbe anche capitare, ma solo perché nel frattempo avrò dimenticato il tuo nome…
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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