Un regno medievale vicino alla Salaria
Il padre ha abbandonato Giacomo da bambino e alla sua morte viene convocato dall'avvocato Sanna nella periferia romana dove scopre che la sua eredità consiste nel diventare Re di un regno dove è stata bandita la modernità e tutti sono fermi al Medioevo.
Il regista esordiente si trova un soggetto originale davvero unico e interessante, ma non riesce ad andare oltre nè a sviluppare quest'idea; secondo me l'ha fregato l'inesperienza e la paura che lo hanno spinto ad andare sul sicuro non osare e a lasciarsi trascinare dai due protagonisti.
Pur non essendo un'idea coraggiosa è stato meglio di far danno (e a tratti è riuscito a fare qualche danno egualmente) e rovinare tutto, invece lui si è occupato dei dettagli ricostruendo un regno medievale plausibile, mentre FResi e Tortora spadroneggiano con la loro ironia realizzando due personaggi carismatici e portandosi sulle spalle il film.
Alcune battute funzionano, altre no; ma resta un film leggero, un'occasione mancata perchè si poteva puntare più su una feroce satira anti-sociale, approfondire le ingiustizie, invece tutto resta in superfice.
Una commedia gradevole che mi ha intrattenuto per quasi due ore e lo consiglio a chi piace il cast.
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