le disavventure di Fantozzi continuano
Torna il ragionier Fantozzi alle prese con la megaditta e la signorina Silvani, di cui è da sempre infatuato, dimentico della moglie Pina. Qui la Silvani è sposata con il geometra Calboni, vizioso tanto quanto i dirigenti. Infatti non esita a tradirla e Fantozzi ne approfitta per conquistarla, complice un viaggio di Pina con la figlia Mariangela. Ma la collega lo disprezza profondamente e preferisce tornare con Calboni, non senza prima aver fatto scialacquare a Fantozzi una grossa somma di denaro per farsi portare in un hotel di lusso a Capri. Ma la vicenda più marcante di questo secondo episodio è l'ammutinamento dei dipendenti della megaditta, guidato da Fantozzi, durante la rappresentazione del film sulla corazzata Kotiomkin, di cui un dirigente è fanatico. Questo è quanto la maggior parte di noi senz'altro ricorda più nitidamente.
Quel che non ho invece apprezzato sono le scene con Calboni prima al night club e poi in casa di Fantozzi, che il geometra usa impunemente come fosse un postribolo, trovando volgare lo stesso personaggio. Ci vedo qui una discesa di stile che poteva essere evitata, a differenza perfino delle disavventure di Fantozzi a Capri con la Silvani, il cui intento, quantomeno nella figura del ragioniere (pure la Silvani diventa volgare, di quando in quando), è soltanto quello di strappare risate. L'indeciso sta per: divertente, ma solo a pezzi, cioè dove non scende di stile.
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