Opinione su Il Segno dei Quattro - Arthur Conan Doyle: Secondo Romanzo, secondo successo

Secondo Romanzo, secondo successo

20/04/2018

Vantaggi

Personaggi, trama

Svantaggi

niente


Doyle non era famoso per la pubblicazione cronologica delle avventure di Holmes. Questo ha intrattenuto generazioni di fan che si sono occupati nel rimettere in ordine tutti i racconti e i romanzi per ricostruire una cronologia.
Sebbene Il Segno dei Quattro sia il secondo scritto, si colloca sei anni dopo Uno Studio in Rosso.

L'indignazione di Watson riguardo le pessime abitudini di Holmes in fatto di droghe viene interrotta dall'arrivo della giovane Mary Morstan, una governante che viene a chiedere l'aiuto di Holmes per un motivo particolare.
Il padre è scomparso nel nulla anni prima, e da allora ogni anno riceve in regalo una preziosa perla. Solo una all'anno, e molto preziosa. All'improvviso, il suo anonimo benefattore chiede un incontro per spiegarle un torto che ha subito e, in caso non si fidasse, la autorizza a portare due amici.
Holmes e Watson seguono così la signorina Morstan, imbarcandosi in un'avventura ben più complicata e ricca di dettagli agghiaccianti.

Se dovessi mettere in ordine di preferenza i quattro romanzi su Holmes scritti da Doyle, il Segno dei Quattro sarebbe al terzo posto, dopo il Mastino e lo Studio.
Questo non significa che sia brutto, ma solo che il mio giudizio non è oggettivo. Il Mastino è il libro che mi ha introdotta al personaggio, lo Studio è l'esordio, ma il Segno forse è quello con la trama più intricata e avvincente tra i quattro, con più svolte inaspettate. Mary, seppur sia un personaggio secondario, viene fortemente caratterizzata come una donna fragile, provata, ma che sa farsi forza quando questo lo richiede. Holmes da per la prima volta sfoggio del suo affetto verso Watson: non apprezza che si sposi, che lo lasci, ma anzi, afferma che perso il suo amico non gli resta altro che la droga. Watson è molto protettivo sia verso la spaventata e dolce Mary, sia verso il suo autodistruttivo amico.
Il tratto investigativo è prorompente, forte, e giustamente decisivo, ma viene dato spazio all'umanità dei personaggi senza che la cosa diventi smielata.
Al contrario di "Uno Studio in Rosso", la lunga spiegazione del movente non è affatto prolissa e noiosa, ma incolla alle pagine.
Da leggere.

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ilalub

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  • personaggi
  • sviluppo
  • adatto a tutti
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Altre opinioni degli utenti su Il Segno dei Quattro - Arthur Conan Doyle

  • jackb60
    opinione inserita da jackb60 il 09/02/2020
    Il segno dei quattro scritto da Sir Arthur Conan Doyle è il secondo libro dedicato al grande detective Sherlock Holmes, in questo periodo troviamo l'uomo che attraversa un periodo di ozio, senza casi ...
    Continua a leggere >
    da leggere tutto d'un fiato
    nessuno