Il segreto del faraone nero
Romanzo di avventura che segna il deciso cambio di stile del Clive Cussler italiano. Uno stile di scrittura basato sulla narrazione in parallelo di eventi passati e avventure presenti che coinvolgono il protagonista principale Oswald Breil e che davano la sensazione tangibile di avere la possibilità di leggere due romanzi in uno. Con questa ultima opera letteraria, invece, il parallelismo è mutato in una descrizione di eventi che partono dal passato e solamente alla fine si concludono nel presente ricordando certe opere di Ken Follet. Nonostante questo, la narrazione non ne risente, anzi a parer mio ne guadagna in continuità temporale e fa si che il lettore, giunto alla fine abbia una visione d’insieme che lascia soddisfatti. Nello specifico, il libro si apre con un prologo, che come suggerisce il titolo del libro è ambientato nell’ antico Egitto, per poi attraversare gli oceani del tempo e ripercorrere eventi legati alla Rivoluzione Americana, alle campagne Napoleoniche, la Seconda Guerra Mondiale fino all’ epilogo finale ambientato ai giorni nostri. Questo viaggio attraverso i secoli non annoia ed anzi diventa sempre più avvincente, concludendosi in un finale ricco di azione, dove tutti i tasselli delle storie narrate fino a quel punto vanno ad incastrarsi alla perfezione.
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