Opinione su Il sentiero dei nidi di ragno - Italo Calvino: La storia di Pin, non quello del telefono...

La storia di Pin, non quello del telefono...

19/03/2019

Vantaggi

Studiare la storia attraverso la letteratura

Svantaggi

Lettura molto impegnata


Siamo nel pieno del ventunesimo secolo ormai, nell'ultimo ventennio il nostro Paese, la societa` e per conseguenza le nostre vite sono state stuprate da un numero di cambiamenti che non lasciano nemmeno il tempo di raccapezzarsene! L'unica cosa di cui mi rendo conto e` il dilagare di un'ignoranza davvero preoccupante... Che sia stata somministrata in subdole pillole a colpi di reality, calcio o videogiochi, questo non posso dirvelo con certezza; si potrebbero anche aprire incisi interminabili sulle tesi complottistiche dei cosiddetti potenti, che agiscono attraverso i media per anestetizzare l'individuo e raggiungere un livello di semipiattaggine encefalografica che molto ricorda il film Idiocracy. Nel concreto, rifacendomi alla matematica, disciplina non soggetta ad interpretazioni, se il risultato di un'operazione e` sbagliato, sicuramente il calcolo non e` stato fatto in maniera corretta. Ergo: perche` il programma ministeriale propone con ostinazione ore ed ore di studio di storia, quando il metodo migliore di approcciarsi ad essa, implementandola solo in un secondo momento con date e fatti oggettivi, e` attraverso la letteratura?!? Ai posteri l'ardua sentenza, sempre che tra una partita a Mortal Kombat e una maratona di Grande Fratello, trovino il tempo di pensarci... .
ITALO CALVINO
Con Italo Calvino cambia tutto. Un'autentica rivoluzione. Tralasciando quelli che possono essere i gusti personali e le preferenze per un autore piuttosto che per un altro, la sua narrativa segna un punto di svolta decisivo nella letteratura Italiana del novecento.
Nasce a Cuba nel 1923, da padre agronomo e madre botanica. Cresce a San Remo, circondato dalla natura con cui i genitori lavorano. All'eta` di vent'anni prente parte alla Resistenza, accomiatandosi dall'adolescenza e facendo il proprio ingresso nel mondo degli adulti; inutile dire che quest'evento abbia segnato in modo indelebile la sua esistenza. Al termine del conflitto mondiale, si stanzia a Torino dove consegue la laurea in lettere classiche e stringe amicizia con esponenti del panorama intellettual letterario italiano come Vittorini e Pavese. Ed e` nell'anno 1947 che viene alla luce la sua opera manifesto, vale a dire, I Sentieri dei Nidi di Ragno. Con l'amico Vittorini dona i natali a I Menabo` e sara` un elemento di spicco nel contesto del dibattito culturale del periodo. Vive dapprima a Parigi e poi a Roma, per spegnersi poi a Siena nel 1985 a seguito di un'emorragia cerebrale.
DUE PAROLE SUL NEOREALISMO
Il Neorealismo e` una corrente artistica, oltre che storico-letteraria, individuabile tra gli anni 1940 e il 1955, la cui poetica si rifa` ad ideologie connesse al conflitto mondiale, alla Resistenza ed al contesto socio politico. In particolare, la produzione del dopoguerra risulta gravida di un entusiasmo e di uno slancio senza pari dovuto alla liberta` per cui tanto duramente si e` lottato, sia con armi da fuoco che a colpi di cultura. Sono molti gli intellettuali dell'epoca ad aver imbracciato un fucile e ad aver combattuto per il proprio paese, impegnandosi quindi su molteplici fronti. Ecco, se mai qualcuno domandasse quale sia la parola piu` rappresentativa del mood letterario neorealista, senza esitazione io direi "impegno".
Caratteristica che ricordo molto bene mi balzo` subito all'occhio fu l'arco di tempo piuttosto esiguo durante il quale il Neorealismo ebbe vita. Ebbene, immaginate un paese sconvolto da una situazione post, pre, durante ed ancora una volta post bellica: secondo voi, sia i produttori che i fruitori del prodotto letterario potevano avere forse voglia di fare la parafrasi di un testo, di soffermarsi su sinestesie, iperboli, ossimori o similitudini? Spesso, quel salotto con poltrona e camino, vicino al quale il lettore si accomodava per leggere deliziosi sonetti o prosa impegnata, erano stati rasi al suolo dopo un bombardamento.
Occorreva riconnettersi con la realta` quotidiana, sia essa locale, regionale o nazionale; occorreva guardare in faccia la realta` senza troppi fronzoli e in tutto il suo orrore, facendo uso della lingua parlata e ricorrendo anche ad elementi dialettali, per raggiungere il piu` vasto bacino d'utenza possibile, per risollevare gli animi della nazione e per infondere in ognuno un po` di fiducia nelle possibilita` di risollevarsi. Va da se` che stilisticamente, superato il momento del "bisogno" e delle "necessita`" immediate, la poetica neorealista sia presto stata considerata sorpassata, poiche` priva sin dal principio di chissa` quali elementi innovatori, e per la sua scarna semplicita`, che presto si fece stretta stretta, e costretta a cedere il testimone al trend successivo nascente.
IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO
Non male come esordio per un giovane poco piu` che ventenne! L'esperienza e la militanza nel periodo della Resistenza Partigiana furono lo spunto per la stesura di quest'opera, che definirei come una piccola ma fulgentissima gemma del firmamento del '900.
E' la storia di Pin, ragazzetto di appena dieci anni, sfortunato e completamente fuori dalle righe, cresciuto sgomitando, nel sostrato sottoproletario di un'Italia sconvolta, assieme alla sorella che fa il mestiere piu` antico del mondo. Canzonato e provocato in continuazione dai suoi compaesani, un giorno, per dare loro prova di coraggio e di attaccamento al proprio paese, decide di fare uno sgarbo ad un cliente tedesco di sua sorella, gli sottrae l'arma da fuoco, e la nasconde in un luogo segreto, lungo un sentiero di sua conoscenza, in quel tratto dove i ragni vanno ad intessere le loro tele.
Non la passa tuttavia liscia e finisce in prigione, e a partire da quest'evento avra` inizio la sua iniziazione al mondo piu` crudo. Riesce ad evadere di prigione grazie a Lupo Rosso, Partigiano cuor di leone, e grazie a Cugino, altro partigiano incontrato lungo il peregrinare per montagne, viene condotto al distaccamento del Dritto, composto da un gruppo di partigiani per certi aspetti paragonabile ad una malabolgia Dantesca.
Aseguito di numerose vicende, e di profonde delusioni derivate dai rapporti con gli adEucltci,ePlilnednetceide di scappare e fare ritorno dalla sorella. In quell'occasione, scopre che la pistola illo tempore da lui nascosta e` in realta` da lei detenuta, e si meraviglia moltissimo del fatto che sia stata ritrovata: l'aveva fatta sparire con tutti i buoni propositi, come in un rito propiziatorio, quasi a voler nascondere il male del mondo tutto in una volta, in quel luogo da lui considerato magico ed incantato.
Ne segue un tentativo di occultarla nuovamente, ma l'ingenuita` con cui l'aveva seppellita la prima volta si e` ormai dissolta, e non gli resta quindi che prendere rassegnata coscienza dei mali del mondo. Da tutta questa storia, colma di violenza e brutture, di insegnamenti crudi e di perdita della propria innocenza, Pin ne esce comunque vittorioso, perche` trova un vero amico nel partigiano Cugino, con il quale, passo passo, prosegue il suo cammino.
LO STILE
Essenziale, agile ma comunque aggraziato, lo stile di Calvino dipinge gli orrori della guerra, l'anarchia ed il caos che questa comporta, attraverso gli occhi e l'innocenza di un bambino. Lui, che la Resistenza l'aveva vissuta sulla propria pelle, aveva avvertito la necessita` imprescindibile di creare un nuovo registro stilistico e sintattico ai fini di una resa ottimale della tematica trattata.
Se e` vero che il neorealismo non apporto` alcuna innovazione di sostanza alla letteratura Italiana, altrettanto vero e` che Calvino opero` una scelta di forma senza precedenti: da buon devoto sperimentalista, prese la fiaba e la dette in moglie al neorealismo, in modo tale che questi potesse trovare in lei un rifugio dalla grande delusione ideologica subi`ta (vedasi l'invasione dell'Ungheria da parte dell'Unione Sovietica), oltre che un mezzo attraverso il quale spazzar via la negativita` diffusasi e riproporre degli esempi improntati a virtu` quali intelligenza, forza e speranza. E quale miglior portavoce di un bambino?
Con Calvino cambia tutto, si registra un'inversione di tendenza in termini di sentimento generale, di intenzione e di ruolo dell'intellettuale in un momento storico dalla portata cosi` mastodontica, ora sintonizzato sulla stessa lunghezza d'onda di quelle forze propulsive che spingevano a guardare non piu` le punte delle proprie scarpe, ma dritto dinanzi a se`.
CONCLUSIONI
La preziosita` di questo piccolo grande libercolo aumenta esponenzialmente se pensiamo che, oltre all'opera in se`, l'edizione Oscar Mondadori offre anche una presentazione a firma dell'autore stesso, un percorso biografico piuttosto dettagliato delle tappe fondamentali della vita di Calvino, e la possibilita` di vedere i colori, avvertire i sapori e lasciarsi trasportare dagli eventi della Resistenza da un punto di vista assolutamente innovativo e non solo intinto nel sangue e nella barbarie.
Suvvia, sono 159 pagine... . Fate uno sforzo, non ve ne pentirete... . Sara` un modo come un altro per vedere se per il vostro compleanno dovrete farvi regalare delle lenti nuove :-P

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Altre opinioni degli utenti su Il sentiero dei nidi di ragno - Italo Calvino

  • little51
    opinione inserita da little51 il 18/06/2017
    Conosco bene Italo Calvino e ho letto diversi suoi libri, ma questo appartiene ancora al primo periodo quando lo scrittore apparteneva ancora al Neorealismo. Siamo nel 1943 in Liguria e il protagonist...
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