Il mondo così com'è
Karl Ove Knausgard, classe 1968, è uno dei più importanti scrittori norvegesi ed ha raggiunto il successo col suo capolavoro “La mia lotta”, in 6 volumi per 3500 pagine, ma ora ha pubblicato quattro testi che hanno in comune il tema delle stagioni, parlando, riflettendo, pensando a vari temi in attesa della nascita di sua figlia, il tutto come se fosse una vera enciclopedia personale dedicata alla bambina che avrebbe visto per la prima volta da lì a pochi mesi.
“In autunno” (il primo dei quattro ad uscire in Italia) fa parte del cosiddetto “Quartetto delle stagioni”, anche se ogni volume può essere letto di per sé: in essi mantiene lo stile che gli è caro cioè il memoir, il diario intimo e personale.
I mesi di cui l'autore parla sono settembre, ottobre, novembre, cioè proprio l'autunno, quando mancano ancora sei mesi alla nascita: Kausnard scrive ogni mese una lettera alla figlia dove le descrive il mondo in cui sta per arrivare, partendo naturalmente dalla famiglia. Le racconta della prima entusiasmante ecografia, parlando, come si dice, col cuore in mano e rivelando l'amore fortissimo che già lo lega a quella bambina ancora nella pancia della madre.
Ogni lettera è seguita da piccoli saggi che hanno lo scopo di mostrare alla figlia quanto sia bello il mondo in cui sta per arrivare, partendo dalle piccole cose che sono quelle ( come un oggetto qualunque, il sole, un chewing-gum, un uccellino) che ci circondano e che forse a volte non siamo abituati a vedere.
Insomma la domanda che sta alla base di tutte le riflessioni di Knausgard, domande cui risponde alla figlia, ma prima di tutto a se stesso è il motivo per cui si vive.
Il libro non è un romanzo, non scorre velocemente e forse non deve neppure: bisogna sorseggiarlo, leggerlo pagina dopo pagina, lentamente, riflettendo e cercando di capirlo in ogni parte.
Lettura non facilissima, ma consigliata.
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