La storia della Mafia
Pif nel suo secondo lavoro non abbandona il filone della mafia che lo ha reso famoso, sempre nel suo tono tragicomico.
Il protagonsita della storia è Arturo, un italo-americano innamorato di Flora, la figlia del boss locale. Lei è promessa sposa ad un componente del caln, ma Arturo può sposarla se riesce a chiderla in sposa al padre rimasto in Sicilia, così si arruola nel nucleo che sbarcherà sull'isola.
Questo film fa capire quanto sia importante il ruolo dell'artista perchè avere artisti permette di nobilitare le storie locali ed elevarle.
Il film racconta infatti lo sbarco degli Alleati in Sicilia che ha avuto un ruolo strategico di pari importanza a quello in Normandia ai fini della risoluzione della seconda guerra mondiale, ma è molto meno pubblicizzita e noto.
L'artista denunci anche le situazioni sociali e, in questo film, ci racconta come la Sicilia sia stata cosnegnata nelle mani della Mafia proprio dagli Alleati che hanno riversato il potere nelle mani dei clan condannando i siciliani a decenni di soggiogazione.
Il film è elegante e e ricostruisce l'epoca con sobrietà, mi è proprio piaciuto e ho visto una volontà di Pif nel crescere dal punto di vista artistico e stilistico, ma facendogli rinunciare, in parte, alla sua ironia.
Io, da siciliano, sono rimasto molto soddisfatto del film che mi ha incuriosito dall'inizio alla fine e ammiro quest'autore che racconta della propria terra.
Lo consiglio.
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